IL SACRIFICIO PER AMORE DI LIANA CAPOBIANCO
COMUNICATO STAMPA
Fondazione museo Luigi Magni e Lucia Mirisola
Prossimi appuntamenti alla Stazione
IL SACRIFICIO PER AMORE DI LIANA CAPOBIANCO
Proseguono le iniziative alla stazione di Velletri, il 5 Gennaio la mostra d’arte contemporanea e il presepe resteranno aperti fino alle 21.30 in attesa del canto della Pasquella, mentre il 6 Gennaio dalle 17.00 ci sarà la festa per i bambini e la distribuzione dei giocattoli per richiamare la tradizione della Befana del Ferroviere. Il 7 Gennaio nell’ 81 anniversario del tragico mitragliamento del complesso ferroviario, alle 17.00 presso l’epigrafe sul marciapiede del primo binario ci sarà la deposizione di un mazzo di fiori a seguire a cura di Carla Petrella avverrà un ricordo della trasposizione teatrale “Tra le rovine di Velletri” di Gianmaria Volontè con la lettura del racconto dei fatti che coinvolsero la stazione.
Era appunto il 7 Gennaio del 1944, capostazione era Giulio Capobianco che viveva al primo piano del fabbricato viaggiatori con la moglie Maria e le sue tre figlie Valeria – Bianca e Liana. Valeria la grande era vedova di Angelo Barzon medaglia d’oro al valor militare dopo il bombardamento dell’8 Settembre 1943 era andata a Padova dai suoceri con i suoi due figli per metterli in salvo dai pericoli, a Velletri erano rimaste Bianca e Liana.
Le ragazze dopo la prima ondata uscirono dalla stazione, perché Liana voleva andare a sincerarsi che i genitori del suo fidanzato sfollati nella zona dell’attuale Via Eduardo De Filippo fossero salvi. Mentre si trovavano sul ponticello che fa da ingresso alla stazione vennero sorprese dalla seconda ondata. Un caccia mitragliando a bassa quota colpì Liana alla nuca. Bianca corse stravolta verso la stazione a chiedere aiuto, mentre Liana veniva trasportata all’Ospedale di Piazza Garibaldi dove morirà subito dopo.
A Valeria, che era in contatto epistolare con il fidanzato venne detto di non dir niente della tragedia. Lui non avendo più notizie pensava che credendolo morto si fosse rifatta una vita. Solo al suo ritorno venne a sapere dell’accaduto trovandola per desiderio di quella che sarebbe stata la suocera sepolta nella tomba sua famiglia.
Una storia che distanza di più di 80 anni fa venire i brividi. La memoria che è un valore fondamentale ci spinge a ricordare Liana e tutte le vittime di quella tragica mattina perché certe pagine di storia non debbano essere più scritte e che la pace sia il valore fondamentale per i popoli.
Mai come adesso la storia di Liana e le tante storie accadute 81 anni fa devono essere da monito.
Vi aspettiamo il 6 Gennaio con i piccoli per regalare loro la gioia della Befana e il 7 Gennaio per fare memoria.
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