Il romanzo sulla natività di Paolo Ballardini e “Uffa! Sbuffa Totò” per i più piccoli…
“Miryam e Yosep, il romanzo sulla natività” secondo Paolo Ballardini…
Miryam e Yosep sono due ebrei che si affidano alle sacre scritture. I due sono promessi sposi ma le divergenze rendono la cosa piuttosto insolita. Lei è giovanissima e sognatrice, lui è più grande e guarda alla praticità delle cose. I due si troveranno a vivere una vita insieme, e ad essere i genitori della figura più importante di ogni tempo: Gesù. Di grande impatto narrativo, dopo numerose peripezie, l’annunciazione dell’angelo Gabriele e molto altro, è l’arrivo in Egitto. Qui il lettore si troverà dinanzi nuovi interessanti personaggi. È il caso di Kako, moglie di Barak, e Mut Amaris, figlia di questi ultimi, ritrovatasi incinta. L’autore racconta di differenze sostanziali, tra quelle che fino a quel momento sono state le donne del testo, e quelle che di lì a poco il lettore si ritroverà dinanzi. Le donne d’Egitto si intrecciano i capelli, hanno il capo scoperto, e i loro vestiti sono così leggeri da lasciare intravedere parti sensibili del proprio corpo. Egli sono affini ai riti pagani, e la loro festa più importante è quella che riguarda la dea Bastet, ovvero la dea gatto. Queste differenze di rito e vita, vengono descritte a pieno, permettendo al lettore di scindere tra le donne del tempio, quelle di Gerusalemme e quelle d’Egitto.
A restituire al testo toni più religiosi sono senz’altro i dialoghi con Barak e Jethro. Essi infatti, permettono al lettore di indagare da vicino il mito della resurrezione e di come la morte sia sempre dietro l’angolo. Saranno loro stessi a parlare della venuta al mondo di un “mashiach”, ovvero di un essere che estirperà il male del mondo. L’autore non perderà mai la patina di religiosità da cui è stato impastato il libro, ma egli attraverso una storia dettagliata di Miryam e Yosep, fornisce una nuova visione di quella che è la storia più antica e importante del mondo. I due non appaiono mai come soggetti inarrivabili, quanto piuttosto come persone comuni a cui è capitata una cosa straordinaria. Sarà l’ultima parte infatti, a confermare tale significato: Miryam e Yosep giacciono insieme, finalmente come marito e moglie, in un racconto delicato, che vede i due protagonisti di una notte d’amore senza vizi, senza colpe, in un intreccio dove si amano teneramente, e attraverso il quale nascerà una nuova vita: Yacob.
Di Yoshua, non si sa molto, essendo ai suoi primi anni di vita, tuttavia, appare come un bambino perennemente affamato, testardo e deciso. Sul finale lui stesso sembra consapevole dell’importanza che avrà nel mondo, in un gioco di segreti dove Miryam, sua madre, scherzosamente lo mette a tacere. È un Gesù che ancora deve germogliare, coccolato dalle attenzioni di una famiglia amorevole e che per metterlo al mondo e tenerlo al sicuro, è stata capace di compiere un viaggio in mezzo al nulla, partorendo in una fredda capanna.
Il testo risulta un gioiello unico, attraverso il quale Paolo Ballardini, è riuscito a sfruttare le storie dell’antico testamento e i miti di creazione e di resurrezione che circolavano nel Medio Oriente e nel Mediterraneo, per approfondire in maniera sapiente le numerose tematiche del testo. La sua ricerca è precisa e dettagliata, e si barcamena tra vangeli apocrifi e non, volumi sacri e racconti storici sulle religioni e le culture di altri popoli. Il testo brilla di luce propria, raccontando una storia sotto il punto di vista storico, sociale, antropologico e culturale, in cui l’uomo è lui stesso protagonista di una storia senza tempo.
Paolo Ballardini è uno scrittore e viaggiatore. È appassionato di storia, di epica e di storia delle religioni, ha visitato quattro volte i luoghi biblici del Medio Oriente. Ha vissuto e lavorato in diverse zone del mondo come: Brasile, Gran Bretagna, Italia, Messico, Olanda, Spagna e Stati Uniti. Vive e scrive a Londra, dove lì ha conseguito un Master in Creative Writing presso l’Università di Roehampton. Con i suoi romanzi si impone un obiettivo: quello di immergere il lettore in una cultura diversa, contemporanea o lontana nel tempo, portandolo nei luoghi che ha attentamente ricercato. I suoi racconti surreali e le sue fiabe sono radicati in situazioni vere, ma, rendono straordinario ciò che è comune e verosimile ciò che è straordinario.
“Uffa! Sbuffa Totò”: Federica Lolli lancia il suo primo libro per giovani lettori
Un’avventura editoriale tutta da vivere e realizzare, con l’aiuto dei lettori e del pubblico, per la scrittrice e disegnatrice Federica Lolli, la quale ha dato vita a un’interessante opera letteraria destinata ai più piccoli che diverrà – entro il mese di novembre 2024 – un albo illustrato.
Uffa! Sbuffa Totò è un libro semplice e con molteplici insegnamenti, e sta nascendo lentamente grazie anche al sostegno di lettori e lettrici. Fra le nuove proposte della casa editrice Book a Book: gli inediti vengono letti dalla redazione e approvati, dopo di che sarà il pubblico a decretare l’uscita dell’opera con i pre-order. Raggiunto il numero minimo di richieste, il libro prende vita e viene dunque mandato in stampa e distribuito nelle Librerie.
Uffa. Sbuffa Totò è la vicenda di un bambino di cinque anni, ultimo di cinque fratelli. Vive una quotidianità serena, ma se ne resta in disparte e spesso finisce per essere emarginato – involontariamente, anche a causa del suo carattere – dai suoi stessi familiari. Il suo stato d’animo dunque peggiora e così la famiglia, compreso il disagio, si attiverà per fargli ritrovare il sorriso. Il libro lancia un forte messaggio di inclusione facendo riflettere i piccoli lettori sull’importanza della condivisione e di un atteggiamento altruista, il tutto anche per merito di illustrazioni colorate e personaggi animati.
L’autrice, cresciuta fra arte e musica, ha conseguito studi in ambito artistico e si dedica a tempo pieno al disegno realizzando illustrazioni digitali come freelance. La sua attività letteraria coniuga dunque la passione per l’arte e quella per la pedagogia, che può trasmettere pensieri e insegnamenti didattici alla platea dei lettori-bambini.
«Ho creato questo libro illustrato con cuore e inchiostro – ha dichiarato Federica Lolli – cercando di trasmettere la mia profonda passione per il disegno intrecciata al messaggio d’amore per i nostri figli, convinta che rafforzare un’identità positiva già da piccoli porti a riflettere sulle cose significative. Ho scelto di rivolgermi ai bambini perché possiedono il dono prezioso della purezza di spirito e hanno tanto da insegnarci. Farli crescere con dei buoni valori farà la differenza nella loro vita e in quella degli altri».
Il libro è pre-ordinabile on line https://bookabook.it/libro/uffa-sbuffa-toto/
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