“Il Profumo”, di Patrick Süskind
Per uno scrittore una delle maggiori difficoltà è quella di raccontare e descrivere sensazioni, stati d’animo, impressioni e tutto quanto attenga al mondo intangibile delle cose. “Il Profumo”, romanzo d’esordio scritto più di vent’anni fa dal tedesco Patrick Süskind, è da considerarsi un capolavoro della letteratura moderna proprio perché innalza gli odori, gli aromi a indiscussi protagonisti della storia.
Jean-Baptiste Grenouille nasce nel diciottesimo secolo nella città più puzzolente di Francia, Parigi e nel luogo più puzzolente di essa: il mercato del pesce. Secondo una sorta di contrappasso, il piccolo svilupperà fin dalla nascita una capacità olfattiva soprannaturale. Si avvicinerà così a una delle attività più importanti e redditizie del tempo: l’industria profumiera. Grazie a questa entrerà in contatto con i più diversi aromi, non solo naturali, ma anche artificiali, fino a giungere alla creazione ultima del profumo per eccellenza: l’aroma inibitore della volontà degli uomini.
Il grande successo conosciuto dal libro ha spinto Hollywood a farne una trasposizione cinematografica, uscita nelle sale due anni or sono. Inguardabile. Soprattutto per quanti abbiano apprezzato la leggerezza e la magica atmosfera del libro.
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