Notizie in Controluce

Oggi si è tenuta la seduta della Conferenza dei Capigruppo per delineare l’ordine del giorno della seduta di Consiglio comunale che si terrà mercoledì 9 settembre.

Nonostante la maggioranza dei presenti avesse chiesto al Presidente Balmas di ritornare alle sedute consiliari in presenza, quest’ultimo ha ancora una volta imposto la modalità in videoconferenza adducendo come motivo il fatto di non volersi assumere responsabilità.

Ciò nonostante in queste sere si sta tenendo una manifestazione canora a Largo Europa Unita che può contenere fino a 900 persone, nonostante il 14 riapriranno le scuole con le attività in presenza, nonostante si sono riaperti gli uffici, i locali, le palestre, le scuole di ballo, i parrucchieri, i negozi.

In molti Comuni italiani i consigli sono tornati ad essere svolti in presenza, per citarne alcuni:   

EMPOLI — Venerdì si è tenuta la seduta del Consiglio Comunale svolta straordinariamente al Palazzo delle Esposizioni in presenza fisica, prima seduta di questo tipo in tempo di emergenza sanitaria da Covid-19. “Il Consiglio Comunale di nuovo in presenza è un messaggio per tutta la città. Un messaggio carico di speranza e voglia di ripartire – ha detto il presidente Alessio Mantellassi -. I lavori del Consiglio hanno ripreso nel Palazzo delle Esposizioni, con i consiglieri distanziati e le mascherine. Abbiamo modificato le nostre abitudini di dibattito per poterci consentire di lavorare in sicurezza.

CASCIAGO – Primo consiglio comunale in presenza dopo mesi di emergenza sanitaria. L’assemblea pubblica di Casciago si è svolta rispettando le distanze, mascherine in volto e tutte le disposizioni di sicurezza.„

VENTIMIGLIA –  giovedì prossimo primo Consiglio comunale ‘in presenza’ dopo l’emergenza Coronavirus

Ormai entrati nella fase 3 dell’emergenza sappiamo che è consentita la presenza di più persone in luoghi chiusi purché siano areati e si rispettino poche regole: distanziamento di 1 metro, uso della mascherina, presenza di disinfettante e mascherine a disposizione.

La Sala Pietro Nenni consta di diciotto postazioni per schieramento che, seguendo le direttive anticovid ospiterebbero fino a dieci consiglieri di maggioranza e nove di minoranza, mentre lo spazio riservato alla presidenza ha cinque postazioni ed infine quello dell’esecutivo sette (gli assessori non sono mai tutti  presenti ma solo chi tra loro deve riferire sull’odg); si tratterebbe di aggiungere sei posti volanti per i consiglieri di maggioranza e quello per i loro interventi.

Il Presidente Balmas ha ancora timore? Bene, faccia sottoscrivere a tutti i presenti il modulo di autodichiarazione, dove ciascuno attesta di non essere entrato in contatto con persone positive al Covid-19.

La verità è che la scelta del Presidente Massimo Balmas di imporre ai consiglieri le sedute in videoconferenza non è dettata da alcuna necessità sanitaria, ma è squisitamente demagogica.

Lo dimostra il fatto che le assemblee comunali sono naturalmente e storicamente caratterizzate dall’oralità, dall’immediatezza, dalla dialettica, dal contraddittorio, dal confronto tra opinioni diverse che soltanto “de visu” possono portare ad una eventuale sintesi ovvero al cambiamento di decisioni già prese in altre sedi anche attraverso l’empatia che può crearsi tra rappresentanti di schieramenti diversi e/o avversi tra loro.

Quindi, anche se è pacifico che i consigli comunali sono l’organo principale della democrazia rappresentativa locale ove viene, tra l’altro, espresso il consenso o meno all’attività dell’organo esecutivo, quanto previsto dalla normativa di emergenza, ossia la possibilità introdotta dall’art. 73 del D.L. n. 18/2020, con l’eliminazione della presenza fisica dei consiglieri, se protratta ingiustificatamente mina la funzione dell’assemblea, sino a mortificare e rendere evanescente il ruolo dei singoli consiglieri democraticamente eletti, e tra questi soprattutto quelli di minoranza.

Non solo Ciampino, ma anche il Consiglio degli eletti meritavano di più.