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Il ponte di via Roma a Santa Marinella

Il ponte di via Roma a Santa Marinella
Giugno 25
20:25 2024

Si passa e si vede ciò che mostra la foto. Un pannello ivi posto descrive il Ponte di via Roma. Il pannello riporta che il Ponte romano è formato “con arco a sesto acuto” e da “19 conci radiali di pietra calcarea e tracce di murature di rinfranco”. Datato nel III-II sec. a.C., posto sulla via Aurelia, era uno dei ponti ivi presenti e oggi, del basolato romano sovrastante – ossia della via romana sorretta dall’arco di pietra – non vi è traccia.

La via Aurelia, via consolare costruita nel III sec. a.C. e posta sul litorale tirrenico, iniziava da Pons Aemilius e conduceva a Cerveteri, poi successivamente estesa sino ad attraversare la Liguria e collegare Roma con le Province romane di Gallia e Spagna. Lungo di essa sorgevano i ponti romani i quali, inizialmente realizzati in legno e poi misto pietra, proprio intorno al III sec. a.C. iniziano ad essere realizzati interamente di pietra. Il ponte romano era costituito da piloni, archi e sulla sommità correva la strada.  Espressione del genio architettonico romano, in generale il ponte era realizzato con piloni in blocchi di pietra (opus quadratum) e una o più arcate, i cui archi erano formati da conci di pietra a forma di cuneo e realizzati da carpentieri tramite strutture di legno. Perpendicolari alla corrente del fiume, i ponti romani erano realizzati “a schiena d’asino”, ossia la pendenza e la contropendenza poste in testata. Di varie dimensioni, erano proporzionati in base all’importanza della strada e al traffico ma la lunghezza variava in base all’alveo: più grande era, più arcate formavano il ponte. Espressione quindi del genio ingegneristico romano, vanno valorizzati.

Il ponte in oggetto è posto a due passi dal porto del Comune di Santa Marinella, su cui domina la “villa di Ulpiano”, oggi Castello Odescalchi. Ulpiano fu un grande giureconsulto romano. Alcuni frammenti delle sue opere furono inseriti nel Corpus iuris civilis emanato dall’imperatore Giustiniano nel 534 d.C. e di seguito ne riportiamo alcuni:

“Giustizia è la ferma e stabile volontà per cui a ciascuno si attribuisce il suo diritto”;

“Precetti del diritto sono questi: vivere onestamente, non nuocere agli altri, dare a ciascuno il suo”;

“Il nostro diritto risulta da scritti o no, come presso i Greci: delle norme, alcune sono scritte, altre non scritte”;

“Diritto pubblico è quello che ha riguardo alla prosperità della cosa pubblica; diritto privato quello che ha riguardo all’interesse dei singoli”.

“Il diritto non viene statuito riguardo a singole persone, ma in via generale”;

“Viene fatta frode alla legge quando viene fatto ciò che essa non volle che fosse fatto, ma non vietò che si facesse; e, come dista la parola dal pensiero, così dista la frode da ciò che è fatto contro la legge”;

“La legge, mentre concede indulgenza per qualcosa del passato, vieta per il futuro”.

Sempre a Santa Marinella sono presenti l’antico insediamento di Pyrgi e il castello di Santa Severa.

Foto: il Ponte di Via Roma presso Santa Marinella nel Lazio.

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