Il poeta, l’onorevole e la signora
Dalla trama de ‘Il poeta, l’onorevole e la signora’ scaturisce un gran monito, attenti ai poeti e ai sognatori! E’ ambientata negli Anni Cinquanta la brillante e sagace pièce di Aldo De Benedetti, con l’accurata regia di Silvio Giordani.
Un onorevole di destra (interpretato da Antonio Conte) è fortemente attratto da una giornalista di sinistra, bella, elegante, raffinata e colta (interpretata da Gabriella Silvestri). Ma nonostante la corte serrata dell’onorevole ed i continui inviti a casa sua, la donna non cederà alle avance. Una sera, un uomo s’introdurrà in casa dell’onorevole e, nascondendosi dietro il divano, avrà modo di ascoltare le sue conversazioni. Da quel momento la vita del politico cambierà in meglio. Il terzo incomodo, l’ospite segreto (impersonato da Giancarlo Ratti) è un poeta squattrinato che abita in un piccolo appartamento all’ultimo piano, conduce una vita di stenti perché, malgrado sia un valido uomo di penna, i suoi lavori non sono mai stati rappresentati. Ecco perché il geniale writer avrà un’idea che è una parafrasi del Cyrano: le sue commedie verranno rappresentate ma non con il suo nome, bensì con quello del deputato, certo del successo che otterrà grazie al nome prestigioso dell’autore… I tre attori rappresentano al meglio questa commedia grazie alla loro ironia. Geniale Giancarlo Ratti, impegnato nel suo ruolo di politico, e Antonio Conte, che non risparmia frecciate ai politici veri; brava anche Gabriella Silvestri, nelle vesti della donna fatale che alla fine diventa…terribilmente furba.
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