“Il pensiero nuovo. Lezioni 2004” di Massimo Fagioli
Presentato presso la libreria Spazio Sette di Roma l’11 novembre Il pensiero nuovo. Lezioni 2004 di Massimo Fagioli, L’Asino d’oro edizioni.
Nel sonno c’è un pensiero, diverso da quello del linguaggio articolato, da quello della veglia, da quello della ragione, da quello, diciamo pure, dell’utile.
«L’inconscio? Non è il vaso di Pandora che contiene tutti i mali del mondo. Ho sempre inteso il non cosciente, come non conosciuto, ma non inconoscibile: si può conoscere benissimo».
Fu Schelling nel 1800 a usare per primo la parola inconscio, inteso come ‘das Unbewusste’: l’inconoscibile, in lingua tedesca. A questa sorta di “anatema”, Massimo Fagioli ha invece contrapposto l’idea di inconscio come realtà umana sconosciuta, ma che si può conoscere attraverso la ricerca e l’interpretazione dei sogni. Lo racconta in queste sue lezioni universitarie di psicologia dinamica, nel 2004 a Chieti, a partire dal significato originario della parola psichiatria, inventata nel primo decennio dell’800, che in realtà è quello di medicina della psiche. E si sofferma su alcune figure di psichiatri che hanno segnato la storia della medicina, come Pinel che per primo separa la malattia dalla criminalità, Esquirol che nel 1805 distingue le malattie in nevrosi e psicosi, e in precedenza Mesmer (1784) che con il magnetismo animale, dimostra l’influenza di un essere umano su un altro essere umano. Fagioli ripercorre la sua personale esperienza di medico e psichiatra, prima negli ospedali di Venezia e di Padova, poi a Kreutzlingen, in Svizzera, chiamato a dirigere la Comunità terapeutica di lingua italiana nella clinica Bellevue di Binswanger. Fino all’Analisi collettiva, prassi di psicoterapia di grandi gruppi, unica nel suo genere, svolta per oltre quaranta anni, dal 1975 al 2016, sulla base delle scoperte della teoria della nascita. Il cardine, afferma Fagioli, è “portare la formazione medica, i concetti di malattia, diagnosi, prognosi, cura e guarigione alla psichiatria”. Ma non solo, “si tratta, ancora di più, di portarla all’inconscio”. Una novità assoluta. “In psichiatria non fu mai pensata la parola malattia nei riguardi dell’inconscio, perché questo pensiero senza coscienza è natura umana perversa, cattiva, animale e pazza per sua natura”, denuncia Fagioli, con un linguaggio chiaro e diretto, ricco di esempi concreti e di riferimenti alla storia degli esseri umani.
MASSIMO FAGIOLI. Medico, psichiatra e psicoterapeuta, propose nel 1971 il risultato delle sue esperienze e della sua formazione con il libro Istinto di morte e conoscenza (1972) che suscitò clamorose reazioni. Poi con La marionetta e il burattino (1974) e Teoria della nascita e castrazione umana (1974), seguiti da un quarto libro intervista, Bambino donna e trasformazione dell’uomo (1979), confermò tutta l’impostazione della Teoria della nascita, sulla cui base dal 1975 al 2016 ha tenuto una molto particolare psicoterapia di gruppo, nota come Analisi collettiva, con migliaia di partecipanti nel tempo. Una prassi medica che in oltre 40 anni ha formato centinaia di nuovi psichiatri e di psicoterapeuti. Fagioli, autore di trentatré libri, ha firmato dal 2006 al 2017 una rubrica sul settimanale “left”, le cui raccolte sono diventate una collana della casa editrice. Alcuni suoi corsi universitari sono raccolti in volumi: Storia di una ricerca; Una vita irrazionale; Das Unbewusste. L’inconoscibile; Fantasia di sparizione; Il pensiero nuovo; L’uomo nel cortile; Settimo anno; Religione, Ragione e LIBERTA’; L’IDEA della nascita umana; Materia energia pensiero; Conoscenza dell’istinto di morte. Oltre al libro postumo dal titolo Poesia (2018), L’Asino d’oro edizioni ha pubblicato di Massimo Fagioli Una depressione (2020), Il cielo della luna (2020), La psichiatria come psicoterapia (2021), La psichiatria, esiste? (2021), Le notti dell’isteria (2022), Mélange (2022).
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