Il Pdl dalla parte dei cittadini contesta le strisce blu illegali
Con la previsione di una sosta regolamentata a mezzo parcometri e ausiliari del traffico, a partire dal 4 luglio 2009, in molte zone del centro della città (via Palazzo Pontificio, Piazza Cavallotti, Piazza Don Morosini, via Vigne di Corte, Piazzeta del Cortilone, via Massimo D’Azeglio, via Merry del Val e Largo Brazzà) il Comune sta imponendo l’ennesimo, odioso balzello che serve solo a rimpinguare in maniera spicciola le casse del Comune, disastrate, come sappiamo, da un notevole disavanzo di competenza emerso nel bilancio consuntivo dell’esercizio 2008 pari a circa 550 mila euro. Tutti sappiamo che è sempre più stressante la vita degli automobilisti italiani. Oltre alle tasse di proprietà (bollo), alle assicurazioni salatissime e al caro petrolio, ormai da anni si deve fronteggiare anche il fenomeno delle strisce blu. I Comuni di tutta Italia le stanno piazzando dappertutto. Il problema è che ci sono Comuni, come purtroppo Castel Gandolfo, che le stanno imponendo senza regole né rispetto per le fasce più deboli della nostra città. Alludo naturalmente allo studente che vive alle spalle dei genitori e magari con un reddito fatto di una piccola paghetta settimanale, a quei lavoratori costretti a raggiungere il proprio posto di lavoro in auto e i cui salari il più delle volte sono veramente miseri, agli anziani e alle famiglie che con le loro pensioni e i loro redditi stentano a raggiungere la fine del mese. Mi chiedo con quale coraggio il Comune di Castel Gandolfo condotto dal Sindaco Colacchi, può imporre a queste fasce deboli di cittadini, ad esempio per l’integrazione del periodo di sosta scaduto, un importo pari a ulteriori euro 3,60, a prescindere dal periodo trascorso dal termine della sosta autorizzata. Come se non bastasse, ancor più grave e vessatoria appare poi la condizione e la procedura imposta ai cittadini che per poter usufruire dell’integrazione devono necessariamente documentare tale operazione entro il giorno successivo, anche e soprattutto per regolarizzare il processo sanzionatorio che diversamente darebbe adito ad una infrazione al Codice della Strada a carico del povero cittadino.
Solo chi è residente nelle vie, larghi e piazze interessate dalle strisce blu, nonché chi è residente in Piazza della Libertà e in corso della Repubblica e che non dispongono di area o rimessa privata, (e quindi con buona pace di tutti gli altri residenti a Castel Gandolfo che dovranno pagare il ticket) ha la possibilità di ottenere dal gestore dei parcheggi una scheda prepagata relativa ad una sola autovettura per ogni nucleo familiare per sostare negli stalli blu gratuitamente.
Pur raccomandando senso civico e il pagamento del ticket ove regolarmente previsto, è giusto tuttavia che i cittadini sappiano che, se dovessero essere multati, esiste una sentenza emanata non da un giudice qualsiasi ma dalle Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione. Mi riferisco alla Sentenza del 9.1.2007, nr. 116, la quale afferma che sono nulle le multe fatte agli automobilisti che parcheggiano nelle aree a pagamento, se vicino a quelle zone non sono stati predisposti un numero adeguato di parcheggi liberi. Le strisce bianche a Castel Gandolfo, ove esistenti, sono state purtroppo concentrate in posti lontani rispetto alle strisce blu, quindi in aree distanti dal centro. Se quindi, nella zona in cui si parcheggia, si è circondati solo da strisce blu e per giunta è stata elevata anche una multa, basta ricorrere al Giudice di Pace per ottenere una sentenza che dichiari la nullità della stessa, perché queste multe sono inefficaci e quindi non producono effetti. Il ricorso, da depositare nella Cancelleria del Giudice di Pace competente, darà luogo ad un procedimento che si svolgerà senza il necessario patrocinio di un avvocato. Basterà citare il numero e la data della Sentenza di cui sopra e informare il Giudice del luogo in cui si è stati multati, portandolo a conoscenza del fatto che proprio quel luogo è sprovvisto di un numero adeguato di spazi liberi di parcheggio. Ricordo a tutti i cittadini che il Comune di Castel Gandolfo, senza il necessario confronto in consiglio comunale, con una delibera di giunta ha creato aree di parcheggio a pagamento e relative norme di carattere generale non conformi alla sentenza della Suprema Corte di Cassazione e alle previsioni del codice della strada.
Firmato
Il Consigliere Comunale Pdl
Dr. Raffaele Dalessandro
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