Il parco della discordia
Il vecchio campo è uno strumento al servizio di qualche politicante che, con pompose inaugurazioni, ha svolto campagne elettorali. Non paghi, decidono gestione ed uso della struttura. Personalmente sono fautore di verde pubblico in uso ai cittadini, spazi vivibili non posti in vetrina, salvo particolari ambientali e faunistici. Un parco che non è vissuto dai cittadini è un’inutile vetrina di soldi pubblici andati persi. Porre un divieto di utilizzo per un ipotetico “monumento naturale” non è solo ignoranza, bensì disinteresse per il paese e puro gioco di parte politica. Chissà se alle Terme di Caracalla, al Colosseo, Circo Massimo, Basilica di Massenzio e quei pochi sassi di Roma e di Ostia e di altre aree abbiano dimenticato di porre l’attenzione di “monumento naturale”. Il contrasto è proprio interno al complesso. Discutibile l’acquisizione e l’utilizzo senza un progetto che coinvolgesse l’intera area urbana. Molti auspicavano l’abbattimento del muro come un’apertura contro le barriere visive ed architettoniche. Neanche a parlarne: un nuovo muro, con inferriate a lance, divide i cittadini dallo spazio pubblico. Varcato il cancello (nello spazio dell’ex campo) ci si imbatte in viali di pietrisco bianco con relativi cigli ed aiuole a prato (cosa ci sia di monumento naturale) dove, alla difficoltà di camminare, si aggiunge la difficoltà di portare passeggini o carrozzine per diversamente abili. Risaltano tre fontanelle a getto continuo, e viene da domandarsi perché manchi spesso l’acqua. Camminando qualcosa che assomigli a monumento naturale si vede, peccato che una rete lo confini all’interno della proprietà del santuario. Parliamo di un giardino a terrazza all’italiana, ricordo dell’infanzia dei cittadini di Rocca Priora. Ci si avvicina alla zona boschiva dove i viali sono con pendenze del 20-30%, di difficile accesso, ed è inutile parlare di percorso senza barriere architettoniche. A questo punto viene da chiedersi chi abbia progettato questo spettacolo. Per molti cittadini quell’area sarebbe stato un ottimo parcheggio (non lo condivido) all’ingresso del paese; personalmente credo di poco utilizzo (vedi ex campo sportivo), molto più comoda la sosta selvaggia, meno faticosa. Notizia di questi ultimi giorni: questo monumento naturale ha trovato i suoi locatari. Infatti, qualche decina di cinghiali lo utilizzano per la ricerca di qualcosa da mangiare.
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