Il nostro consultorio è a rischio chiusura e noi non staremo a guardare
Dopo anni di lotte che risalgono a tempi lontani, solo negli anni recenti Ardea ha avuto il suo consultorio familiare. Il “suo” è un eufemismo perchè lo divide con Pomezia, e nonostante la legge indichi il rapporto di una struttura ogni 20.000 abitanti, Ardea deve accontentarsi di mezzo, con i conseguenti disagi che sappiamo, come lunghe lista d’attesa per visite ginecologiche e altre prestazioni. La nostra struttura è dotata di ottimi operatori impossibilitati pero’ a far di più per mancanza di tempo e mezzi..
Ardea, abituata ad accontentarsi ha usato questa prezioso presidio , e pur denunciando la posizione insicura e malsana, vanta una frequentazione straordinaria e trasversale a tutti i ceti sociali
Oggi il prefabbricato che ospita il consultorio di Ardea in via dei Tassi..soffre della cattiva posizione tecnica in cui ridicolmente fu messo..su terra e in balia dell’usura e del disfacimento per via dei ripetuti allagamenti da pioggia.
Basta recarsi sul posto e respirare l’odore di muffa e di umidità che sale per non parlare dell’evidente proliferarsi di topi che una situazione simile puo’ generare.
Puo’ un presidio sanitario essere malsano?
Ma i soldi per l’adeguamento non ci sono e la risposta rischia di essere. “si chiude”
Non possiamo perdere il consultorio familiare locale e tornare a fare viaggi nei comuni limitrofi per salvaguardare il nostro diritto alla salute
L’appello è rivolto a tutte le donne consapevoli di Ardea perché si mobilitino a difesa della struttura
L’ iniziativa imminente sarà comunicata tempestivamente ai giornali locali, con l’auspicio che chi è competente raccolga il nostro grido di aiuto.
Donne consapevoli di Ardea
Barbara Tamanti
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