Il nodo alle radici di M.Teresa Pellegrini Raho
Dopo otto anni da Nel silenzio delle note ho consumato il mio furore è uscito il nuovo libro di Maria Teresa Pellegrini Raho Il nodo alle radici, Puntoacapo Editrice, «nuova fase del mio percorso di scrittura che si interseca con la storia di questi anni» ha accennato l’autrice nel presentarlo, prima dell’incontro pubblico presso la Biblioteca di Lariano lo scorso 16 ottobre.
La poetessa, di Olivadi, architetta e pittrice, vive a Lariano e ha pubblicato due precedenti raccolte poetiche: Respiro Pietra, Ed. Sovera 2002 e Nel silenzio delle note…, Editing Edizioni 2006.
Il lavoro di Maria Teresa, sia esso poetico, in prosa o pittorico, sprigiona calore, emanato dalla parola e dalla capacità figurativa, un desiderio di armonia con il mondo, seppure così complesso e non sempre benevolo: «Mettiamo che / riuscissi a conoscere tutto ciò / che è / dentro di me. Potrei sopportarlo? / Quei luoghi oscuri, gli intricati / percorsi, il dolore cupo e profondo / le risa acute come spilli nella pelle / Potrei… se sapessi… / I viaggi dentro l’anima, le sue stanze nascoste e / quel camino con il fuoco sempre acceso». E desiderio di libertà: «Nel vento mi sento / finalmente viva / e scorro anch’io / fluida essenza / di corpo passeggero / eterna dimora / senza porte / né muri, né finestre / Solo un cortile / dentro cui danzare». Nella raccolta poetica sono compresi anche quattro racconti.
La ricerca della scrittrice è sempre tesa, inoltre, a un riconoscimento della peculiarità femminile che non ha bisogno di contrapporsi a nessuno, a nulla, per essere: già forte della propria identità e capacità creativa. Qualcosa traspare da questi versi, fra i più amati dall’autrice, gioioso canto di speranza per tutte le bambine: «Ehi! Bimba prendi le misure / Al mondo capitano cose anche peggiori / di due pugnetti chiusi / e splendidi occhi aperti di luce / Affamata! Sei affamata / e insaziabile affronti il mondo / la vita e ogni cosa. / Tranquilla! ma devi sapere: niente ti sazierà mai / Questa sarà la tua grandezza e / spesso / la tua sofferenza–pazienza».
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