Il “Nobel della vergogna” alla Shell
La multinazionale petrolifera Royal Dutch Shell è la peggiore impresa del pianeta:
lo hanno stabilito online decine di migliaia di votanti assegnando il Public Eye Award a margine e, soprattutto, in polemica con il Forum economico mondiale di Davos. Più di 16.000 persone hanno scelto la Royal Dutch Shell per le ripetute violazioni ambientali, commesse sia a nord che a sud dell’equatore. Decisivo per l’assegnazione di quello che molti chiamano il “Nobel della vergogna” è stato il rischio di nuovi disastri legati alle trivellazioni petrolifere nella regione artica dell’Alaska e all’estrazione di sabbie bituminose in Canada. Sul voto hanno pesato i precedenti della multinazionale in Africa e in particolare nella regione del Delta del Niger, dove secondo l’Onu per rimediare all’inquinamento dei campi e dei corsi d’acqua saranno necessari almeno 30 anni. Uno speciale Public Eye Award, assegnato della giuria, è andato alla banca d’affari statunitense Goldman Sachs per le responsabilità nei falsi sul debito pubblico della Grecia. Il concorso è organizzato dal 2000 dalle ong Greenpeace e Dichiarazione di Berna. (fonte misna)
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