Il nipote ritrovato
Lei, una donna che non si è mai arresa, in una bella immagine a colori, sorride commossa.
E’ bionda, giovanile nei suoi ottantatré anni, molti dei quali trascorsi nella lotta e ricerca dei tanti nietos, sottratti alle numerose vittime argentine, soppresse poi con i crudeli voli della morte. Nell’altra immagine in bianco e nero, una giovane ragazza dal sorriso appena accennato, seduta davanti una macchina per scrivere: appena ventitreenne venne sequestrata dalla famigerata polizia del regime del dittatore Videla, insieme al suo compagno.
Tra le due immagini, un legame spezzato dalla crudeltà di quella dittatura che negli anni ’70-80 spazzò via una generazione di giovani oppositori. Eppure in questi giorni, dal passato tale legame è riemerso, tra speranze e disillusioni, prepotentemente riaffiorato grazie a una tenacia sorretta da una fiducia mai venuta meno. Questo vincolo si concretizza in un uomo trentaseienne, un musicista nel quale scorre sangue italiano.
Il suo nome è Guido Montoya Carlotto, 114 ° nipote ritrovato dall’Associazione Las Abuelas de Plaza de Mayo, nipote proprio di Estela Carlotto, fondatrice dell’Associazione stessa. Suo marito era di origini venete e la figlia Laura Carlotto, nonostante la sua gravidanza, venne brutalmente torturata dalla polizia, uccisa con una mitragliata alle spalle due mesi dopo la nascita del suo bambino nel carcere La Cacha, dov’era prigioniera. Il neonato fu dato in adozione come orfano a una famiglia favorevole alla dittatura militare. Estela Carlotto poté riavere il cadavere di sua figlia Laura, tre mesi dopo il tragico epilogo.
Ignacio Hurban, questo il nome falso con il quale venne adottato, è oggi un giovane musicista che dirige una scuola. Spontaneamente si è sottoposto all’esame del Dna, scoprendo qualcosa che probabilmente già sentiva dentro di sé: essere un cavalluccio marino tra le montagne, come confidò lo scorso anno Jorgelina Molina Planas, pittrice, anch’essa nipote ritrovata, esprimendo così la propria inadeguatezza tra i componenti di quella che riteneva la propria famiglia. Guido ha incontrato il 7 agosto scorso a La Plata sua nonna Estela Carlotto, una guerriera che al destino non ha voluto cedere, né concedere sconti, ritrovando dopo una vita di lotta, speranze e delusioni, quel legame che il fato avrebbe voluto recidere per sempre.
Rita Gatta
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