Il mondo salverà la bellezza?
Roma – Al Museo di Castel Sant’Angelo, sino al 4 novembre 2021, una mostra dedicata alla Bellezza, al tempo e nel tempo della difficoltà di vivere.
“In un momento così particolare e delicato, nel quale tutto il mondo si trova a convivere con una pandemia cercando gli strumenti per poter vincere questa “guerra invisibile”, ci è sembrato opportuno mettere in risalto come la bellezza, intesa come il meglio della produzione artistica e spirituale, sembri essere l’unica arma utile a salvare le nostre coscienze e saziare il nostro innato desiderio di bello. In un certo modo oggi sembra necessario che la bellezza salvi il mondo. Ma siamo in grado, noi, di salvaguardare questo prezioso bene? E in che modo mettiamo in sicurezza questo immenso patrimonio, del quale siamo custodi, per poterlo tramandare nel futuro? Rivisitando il concetto, ci chiediamo: il mondo salverà la bellezza?”. Gli enti promotori (Centro Europeo per il Turismo e la Cultura di Roma, la Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio Culturale MIC, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo) hanno così deciso di affrontare questa sfida cercando di proteggere la Bellezza ed il Bello in alcune delle sue migliori espressioni artistiche affinché possa essere tramandato al tempo futuro. “Proteggere l’arte e la sua bellezza significa intervenire in scenari di emergenza dove il lavoro di salvaguardia diventa urgente e delicato. Importante è l’impegno del MiC e del Comando TPC dei Carabinieri in aree del territorio nazionale interessate da eventi sismici e altre calamità naturali grazie all’istituzione dei Caschi Blu della Cultura. I recenti terremoti dell’Abruzzo, del Lazio, delle Marche e dell’Umbria hanno messo in luce criticità, ma sono anche stati un ottimo campo di addestramento e il modello, d’intesa con la Protezione civile italiana e con l’UNESCO, è stato esportato in vari Paesi esteri. Forte è anche la volontà dell’esposizione di rendere fruibili per tutti le storie e il messaggio di speranza: il percorso sarà infatti arricchito da pannelli e didascalie in scrittura braille e da riproduzioni in rilievo delle opere per i non vedenti. Analizzando i diversi aspetti presentati nella mostra, si può concludere che il mondo, la nostra società civile, salverà la bellezza contenuta nei beni dell’arte e della cultura, simboli della nostra identità”.
Per maggiori informazioni:
Lungotevere Castello 50, tel. 06.32810,
mail: info@tosc.itsito web: castelsantangelo.beniculturali.it
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