“Il mio mare”, mostra personale di Roberto La Mantia
L’esposizione, a cura di Miriam Castelnuovo, dell’artista laziale nato e cresciuto a Santa Marinella 44 anni fa verrà inaugurata mercoledì 9 maggio a Roma, presso La Città dell’Altra Economia, con il patrocinio della Regione Lazio e del I Municipio capitolino. Presentate circa 40 opere che ritraggono cernie, san pietro, dentici, murene, polpi e ricciole
Roma, 11 aprile 2017 – “Sono un apneista, amo il mare in modo viscerale. Ma quello che amo è il mare sotto il pelo dell’acqua, un pianeta sconosciuto e inesplorato come un mondo extraterrestre dove non esiste gravità e si può volare senza ali”.
Sono le parole di Roberto La Mantia, artista nato e cresciuto a Santa Marinella sul litorale laziale 44 anni fa, a chiarire più di ogni altra cosa il luogo da dove trae ispirazione la sua arte che metterà in mostra, a cura di Miriam Castelnuovo, presidente dell’associazione “I Quattro Colori Primari”, presso i saloni della Città dell’Altra Economia dal 9 al 14 maggio 2018.
Circa 40 opere in cui le cernie, i san pietro, i dentici, le murene, i polpi e le ricciole passano da un ambiente all’altro senza soluzione di continuità. Le cornici, infatti, sono parte integrante dell’opera e sono realizzate anch’esse dall’artista utilizzando pezzi di vecchi legnami recuperati sulla spiaggia. La memoria si afferma allora come uno degli elementi di fondamentale supporto alla creatività dell’artista la cui urgenza egli rivela nel rimaneggiare materiali consumati dal tempo come testimoni emblematici di una ritrovata ricchezza, custodi indiscussi di altre storie del passato.
Le opere di Roberto La Mantia non si possono definire iperrealiste: se per alcuni si tratta di una tecnica pittorica comunemente considerata come l’esercizio di un virtuosismo stilistico, questo artista, appassionato di immersioni in apnea, ritrae con il pennello molto di più di quanto si potrebbe immaginare ascoltando un racconto oggettivo della realtà. Il suo lavoro è frutto di una passione coltivata fin da bambino come l’amore per il mare: al pari di un liquido sacro o di una fonte battesimale alternativa, al Mare Mediterraneo va il merito per aver sancito la fusione inscindibile tra l’animo sensibile e il forte spirito dell’artista e che trova conferma nell’approccio naturale con cui Roberto vive la propria quotidianità.
“Il mio battesimo col mare? È come se fossi passato dal liquido amniotico del feto all’acqua salata del mare sotto casa – afferma ancora La Mantia –. Prima di ogni tuffo mi rilasso praticando il training autogeno. Inizio la ventilazione con la respirazione pranayama, compio 3-4 atti respiratori profondi e poi la capovolta. Giù verso il blu”.
La Mantia ama sperimentare le diverse tecniche, dal più articolato acquerello su cemento su tela a quello su carta oltre che realizzare numerosi acrilici su tela: in ciascun caso ciò che sorprende è la verosimiglianza della specie ritratta a confronto con quella reale, il cui aspetto e i movimenti egli immortala al pari di un fotoreporter. L’artista perfeziona il suo stile attraverso l’esperienza acquisita durante le immersioni il cui ricordo, anche quando imperfetto e rarefatto, incarna tuttavia la fugacità di quell’esatto momento donando valore aggiunto all’opera.
La mostra “Roberto La Mantia – Il mio mare” è stata allestita con la consulenza scenografica di Morena Nastasi con il patrocinio della Regione Lazio e del I Municipio del Comune di Roma. Sono partners dell’iniziativa CAE La Città dell’Altra Economia, Vivere Impresa No Profit e l’Associazione Ambientalista Marevivo.
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