Il mio gatto ha sempre ragione, di Kwon Yoonjoo
“Il mio gatto ha sempre ragione” non è solo il titolo di un libro davvero molto divertente, ma è anche ciò di cui sono consapevoli tutti coloro che possiedono, quello che a me piace chiamare, un amico peloso. Ovviamente io possiedo un gatto, un micino di razza europea,grigio con gli occhi verdi, che, come tutti i gatti, domina completamente nella mia casa.
Difficilmente ho trovato qualcuno che condividesse questa passione per i gatti, forse perché il gatto non è assolutamente gestibile. Non sei tu ad educare il gatto,bensì è lui che impone le sue regole e per di più lo fa con una classe invidiabile. È proprio questo ciò di cui parla il libro suggerito, di come il gatto sia il padrone indomito della casa in cui vive. In effetti più che un libro lo definirei un manuale d’istruzioni sui comportamenti del gatto, ma in un modo decisamente divertente ed ironico, che fa sorridere dalla prima all’ultima pagina, anche perché il padrone di un micio inevitabilmente si rispecchierà in ciò che è scritto.
Chi potrebbe dire che il gatto risponde quando viene chiamato e soprattutto che chiamandolo corre dal padrone? No… il gatto non si scomoda per te misero umano. Il gatto ha di meglio da fare, come stare spaparanzato sul tuo letto e se gli urli che deve scendere immediatamente, ti guarda come a dire “ma scusa il letto non è stato messo qui proprio per me?”. Sì lui è il re della casa e tu sei il suo servo. Verrà da te solo quando avrà fame o sete e attenzione… se non sei pronto e non capisci subito quello che vuole è capacissimo di far cadere la confezione dei croccantini, come a dire “ho capito me li metto da solo”, o di raggiungere qualsiasi fonte d’acqua: piante, pozzanghere… Lui sa badare benissimo a se stesso, non ha bisogno di te.
Non solo quindi il gatto è un animale decisamente indipendente, ma poiché è consapevole della sua unicità ama distinguersi dal suo “nemico”: il cane! Ebbene sì un cagnolino per mostrare la sua gioia scodinzola. Il gatto no! Al contrario. Se vedete che la sua coda va su e giù, a destra e a sinistra, stategli lontano, ha “un pelo per capello”! Eh già, il gatto si deve distinguere. Molti altri sono gli aneddotti riportati in questo testo che vale la pena di leggere. Consigliato a chi un gatto già ce l’ha ma anche, anzi soprattutto, consigliatissimo a chi non ce l’ha o che magari non ama i gatti. Riderete a crepapelle, ma cosa ancor più importante scoprirete l’affascinante mondo dei felini.
Maria Elena Coletti
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