“Il lavoro del lavoro” di Alberto Orioli e Aldo Bottini al Festival dell’Economia di Trento
Il lavoro del lavoro di Alberto Orioli, vicedirettore vicario del Sole 24 Ore e Aldo Bottini, avvocato giuslavorista. Presentazione al Festival dell’Economia di Trento, giovedì 25 maggio ore 16:15 – Museo Diocesano Tridentino
Mezzo di sostentamento, modalità di realizzazione dei propri talenti, veicolo per esercitare appieno una cittadinanza consapevole: finora era semplice definire il valore e il ruolo del lavoro. Ora tutto sta cambiando: la centralità del lavoro, il valore del tempo e della retribuzione, la scala delle priorità.
Per far luce su questa rivoluzione sociale, prima ancora che economica e probabilmente culturale, Il Sole 24 Ore propone Il lavoro del lavoro di Alberto Orioli, vicedirettore vicario del Sole 24 Ore, e dell’avvocato giuslavorista Aldo Bottini.
La pandemia ha cambiato il modo di lavorare ma ha indotto una percezione nuova del valore lavoro: non il lavoro per vivere, né tantomeno vivere per lavorare, ma piuttosto cercare un lavoro che abbia significato per sé e per la società. Resta il fatto che il lavoro intreccia il rapporto tra le generazioni, lo scambio dei saperi, la dialettica dell’innovazione, la cultura della gerarchia, il rapporto tra talento e necessità sociali: non è una semplice attività umana, bensì è la quintessenza dell’essere umani.
In questo dialogo tra il giornalista e il giuslavorista, che si snoda in 10 capitoli, il lavoro diventa così l’occasione per discutere sì di nuove regole, di diritti, di nuove o vecchie discriminazioni, ma anche di ciò che sta velocemente mutando nel costume sociale, nelle nuove parole d’ordine. «La generazione yolo – you only live once (si vive solo una volta) – sta portando una nuova cultura del relativismo nel lavoro. Che, complice anche lo sconvolgimento sociale indotto dal Covid, ha portato al fenomeno del big quit, del gran numero di dimissioni volontarie (la great resignation, fenomeno soprattutto di matrice americana, dove il Paese vive una stagione di piena occupazione). Come se il lavoro avesse perso senso, appeal», rileva Alberto Orioli in uno dei capitoli a sua firma. Per Aldo Bottini, in una delle sue analisi contenute nel volume, «il salario minimo, oggi più che mai al centro del dibattito politico, ha origine e copertura costituzionale, prima ancora di essere oggetto di prescrizioni euro-unitarie. Ma il problema è come individuarlo e poi imporlo». Più in generale, il volume analizza il lavoro a 360°: oltre alla retribuzione e al tempo, tra le altre cose, si discute anche di intelligenza artificiale; parità di genere e sicurezza.
Autori: Aldo Bottini nato a Lodi, avvocato giuslavorista, è partner dello studio legale Toffoletto De Luca Tamajo e Soci. È socio fondatore di AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani, di cui è stato Presidente nazionale dal 2015 al 2021. Giornalista pubblicista, collabora con la sezione Norme & Tributi del quotidiano Il Sole 24 Ore ed è autore di diversi articoli e pubblicazioni nel campo del diritto del lavoro. È co-autore del Manuale di Diritto del Lavoro edito da Il Sole 24 Ore.
Alberto Orioli è vicedirettore vicario ed editorialista del Sole 24 Ore. Nato a Ferrara, è giornalista professionista dal 1983. Si occupa di temi legati alla politica e alla politica economica nonché di lavoro e temi sociali. Nel 1993 ha scritto con Gino Giugni Fondata sul lavoro? (Ediesse). È autore, insieme al Presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, di Non è il Paese che sognavo (Il Saggiatore, 2011), Gli oracoli della moneta (Il Mulino, 2016), Proposta per l’Italia. Sette protagonisti dell’economia per il Paese di domani (Feltrinelli, 2020). Per Il Sole 24 Ore ha scritto Draghi, falchi e colombe (2020, con Donato Masciandaro) e Dodici presidenti (2021).
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento