“IL LAGO E LE SUE STORIE” DI MAURIZIO BOCCI
Una narrazione collettiva per ricordare storie antiche e recenti del Lago Albano e per accendere i riflettori sulla drammatica situazione del bacino lacustre.
È appena uscita in libreria l’ultima opera di Maurizio Bocci che, da oltre quindici anni, si diletta nel pubblicare libri sulla storia e sulle tradizioni dei Castelli Romani. Il nuovo libro, dal titolo “Il lago e le sue storie” Ed. Controluce, il primo in assoluto dedicato al Lago Albano, è un viaggio storico culturale alla scoperta degli aspetti meno conosciuti di questo luogo, unico per la sua storia millenaria e per la sua biodiversità. L’auspicio dell’autore è che, attraverso la conoscenza più approfondita del patrimonio umano, storico e ambientale del Lago Albano possa crescere nell’opinione pubblica e nelle istituzioni la sensibilità verso la salvaguardia e lo sviluppo eco sostenibile di questo specchio d’acqua.
Il libro è nato dalla collaborazione tra il giornalista Maurizio Bocci e un nutrito gruppo di amici di Castel Gandolfo, Albano Laziale, Marino, Genzano, Ariccia e Rocca di Papa. Come scrive lo scrittore e poeta Aldo Onorati nella prefazione del libro: «Egli ha “inventato” un modo di narrare questo territorio, così ricco di storia e di bellezze, del tutto originale, rendendo protagonisti coloro i quali hanno vissuto in prima persona le storie raccontate nel libro».
È nato così questo progetto di scrittura collettiva al quale hanno collaborato più di quaranta persone con i loro ricordi, sia scritti che verbali, frutto di decine di interviste, e con le immagini struggenti di vecchie foto e di cartoline illustrate.
Il libro contiene ventisei racconti, di cui dieci scritti da Maurizio Bocci, responsabile anche del progetto editoriale, mentre gli altri sedici sono stati elaborati da: Michele Soldovieri, Luciano Mariani Pagnanelli, Sandro Caracci, Roberto Salustri, Elena Allegrini, Pierpaolo Chiarini, Aldo Onorati, Fabrizio Valeri, Carlo Guarinoni, Saverio Salamino, Edoardo Silvestroni, Paolo Enrico Gasperini e Carla Miscoli.
Ma questo non è soltanto un libro di ricordi. Oltre alle testimonianze dei lagaroli e della gente dei Castelli, c’è la storia del lacus Albanus, raccontata attraverso gli studi di Giuseppe Lugli; i miti e le antiche leggende legate a questo luogo per tanti versi misterioso; la narrazione di alcuni fatti di sangue avvenuti tanti anni fa; le epiche vicende dei canottieri di Castel Gandolfo; il lago come set cinematografico; il racconto, dietro le quinte, delle Olimpiadi del 1960; il suo patrimonio ambientale, per il quale questo luogo è Zona di Protezione Speciale e Sito d’Importanza Comunitaria e, per finire, la triste ricostruzione di quel che da quasi quarant’anni ha prodotto l’abbassamento di oltre sette metri del livello delle sue acque.
L’autore, da anni studioso delle tradizioni locali e della storia di questo territorio, ha arricchito il racconto, di taglio giornalistico con un repertorio iconografico davvero eccezionale. Grazie al contributo di Luciano Mariani Pagnanelli, Pietro Bruschi, Mario Fioravanti e altri collezionisti di cartoline d’epoca, Bocci ha potuto impreziosire la sua opera con la pubblicazione di oltre settanta immagini storiche, alcune delle quali davvero uniche.
Con quest’ultima fatica letteraria Maurizio Bocci continua il suo viaggio, iniziato nel 2007 con la pubblicazione di “Lungo i sentieri della nostra storia”, nella riscoperta e nella valorizzazione della nostra “casa comune” che si compone di tanti mattoncini che si chiamano: ambiente, storia, tradizioni, mestieri, dialetti, soprannomi, saghe familiari e tanto altro ancora che caratterizza il territorio dei Castelli Romani.
Il libro è in vendita presso l’edicola di Castel Gandolfo e nelle seguenti librerie: Caracuzzo (Albano); The Book (Genzano); Adeia (Grottaferrata) e Ven,Pr,Ed. (Marino).
Grazie Rita buona giornata a lei e in bocca al lupo per le sue fatiche letterarie. Cordialmente Michele Soldovieri.
Ottima recensione. Peccato però che l’autrice Rita Gatta abbia dimenticato di inserire il nome del sottoscritto tra gli autori dei sedici racconti.
Evidentemente non ha letto il mio racconto intitolato “Villini di Marino: il balcone privilegiato sul lago” (pagina 71) o forse c’è stata una svista o una dimenticanza.
Attendo un vostro riscontro e porgo distinti saluti.
Michele Soldovieri
Buongiorno Signor Soldovieri, il suo nome è stato inserito. Grazie della Sua cortese segnalazione. Cordiali saluti. Rita Gatta