Il grande disegno
Nel nuovo libro di Stephen Hawking, il noto scienziato britannico afferma che Dio non è stato il creatore dell’Universo e che il cosmo si è creato dal nulla. Ricorda inoltre che, esistendo una legge come la gravità, l’Universo può e potrà crearsi proprio per questo dal nulla. La creazione spontanea è la ragione per la quale è ridondante la scrittura di un creatore del suindicato. Isaac Newton disse che il cosmo nacque dal caos, ma che fu creato da Dio e non dalla casualità. Il Vaticano ha indicato che la teoria di Hawking dal punto di vista scientifico è interessante, ma che la considerazione teologica non appartiene alla fisica. La negazione dell’esistenza di Dio, per alcuni scienziati, riapre il tema della compatibilità tra la fede e la scienza. Dio non è un’evidenza: lo diceva il teologo san Tommaso d’Aquino nel Medioevo e proponeva cinque ragioni logiche che spiegavano la necessità di un creatore, chiamate le cinque vie. Parte dalla necessità dell’esistenza nel cosmo di un primo motore e arriva a concludere che, se c’è tanta saggezza nella natura, deve esistere un essere saggio che l’ha creata. Naturalmente, è più difficile dimostrare scientificamente la non esistenza di Dio che la sua esistenza. Di là della dimostrazione di Pasteur, molti credono nella generazione spontanea. Nella misura che la scienza avanza, sono più le domande che le risposte. Una volta, un tipo andò dal parrucchiere e lo stesso gli disse che Dio non esisteva perché contrariamente non avrebbe permesso la morte dei bambini. Uscendo, il tipo vide un uomo con la barba, tornò dal parrucchiere e gli disse che Dio non esisteva, perché se esisteva non c’erano uomini con la barba! Il problema, rispose il parrucchiere, è che l’uomo con la barba non lo vanno a trovare!
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