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Albano – Nella poca cura dei parchi cittadini rientra anche il giardino pubblico di Palazzo Corsini utilizzato dai cittadini per il tempo libero, leggere e passeggiare, e come scorciatoia per passare comodamente dal corso principale a via Trilussa. Chiuso per la caduta di alcuni rami da un paio di alberi dopo un evento meteorico caratterizzato da piogge e vento (perché anche se è sempre inutile capitozzare gli alberi ai soli fini di procacciare legna da ardere – è invece utile monitorare branche troppo grandi o con difetti), resta chiuso da oltre due mesi alla fruizione pubblica. Il parco della villa settecentesca, sistemato nell’ottocento con l’acquisizione della villa ai Borbone, anche se molto cambiato nel corso del tempo resta scenografico e di grande bellezza; ospita ninfee, placide tartarughe, alberi di camelie e molti fiori piantati da una associazione che impiega nella manutenzione persone che intraprendono percorsi di reinserimento ed inclusione sociale il cui contributo dona davvero una aggiunta di grazia a tutto l’insieme regalando uno sguardo che privilegia i colori ed un ordine preciso ma non maniacale, quasi da giardino inglese, caratteristica ormai persa nei giardini pubblici votati solo a togliere (foglie, rami, fiori) e quasi mai ad aggiungere. Si aspetta la riapertura di questo spazio prezioso, (pubblicizzata a gran voce la sua apertura pubblica solo nel 2021 come risultato di mirabolante collaborazione amministrazione cittadini), per una Albano che sembra godere di tante aree verdi ma tutte impoverite di piante, alberi e cure che non siano la raccolta immondizie e capitozze d’alberi (o troppi tagli immotivati) a cui, in buona sostanza, condanna una parte di cittadinanza irrimediabilmente incivile e scarsi investimenti pubblici. (S.G.)

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Albano: viabilità via dei Cappuccini, manutenzione parcheggi e spazzatura nei giardini, cosa è cambiato dal 1 febbraio