Il Femminicidio entra nel codice penale, ma in Perù
Il reato di “femminicidio”, inteso come l’omicidio di una donna per mano di parenti, conviventi, coniugi, ex amanti, insomma di donne uccise da uomini che conoscevano e di cui si fidavano, sarà inserito nel codice penale del Perù che è il settimo paese sud americano, dopo Cile, Colombia, Costa Rica, Salvador, Guatemala e Messico, a trasformarlo in crimine specifico. Il ‘femminicidio’ sarà introdotto con una modifica dell’articolo 107 del codice penale e comporterà una pena non inferiore ai 15 anni di carcere, come ha precisato la titolare del ministero della Donna, Aída García Naranjo. Secondo gli inquirenti, la gelosia o il rifiuto di una donna a cominciare una relazione sentimentale sono i principali moventi degli assassini di donne che perlopiù finiscono vittime di accoltellamenti. In Perù dall’inizio dell’anno, sono 73 le donne che sono state assassinate dai loro coniugi; nel 2010 furono 123. Certo in Perù! In Italia, invece, nel 2010, secondo un lavoro di ricerca sul femminicidio, condotta dalla “Casa delle Donne per non subire violenza” di Bologna (www.casadonne.it), le donne uccise sono state 127.
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