Il fascino rassicurante del risparmio
La Banca d’Italia ha segnalato per il primo trimestre del 2010, una crescita pari al 7% nei depositi di famiglie ed imprese della regione, di poco sopra la media italiana. Il dato è stato confermato dall’Istat che alla fine di giugno ha calcolato in 91,3 miliardi i depositi di famiglie ed imprese romane, trend che rispecchia fedelmente i dati del 2009. Dai dati emerge ancora che, mentre le imprese tendono a consumare il risparmio reinvestendolo in una misura di poco superiore al 10% nel corso d’un anno, le famiglie laziali hanno solamente accresciuto i depositi nell’ordine del 6% nel corso del biennio 2009/10. Così anche nella Capitale: i depositi in linea con un incremento di poco superiore al 7%, con una tesaurizzazione stimata in un +11% per le imprese, ed un +5,4% per le famiglie rispetto all’anno passato. A conti fatti quindi, sembra che la marcia economica laziale debba ancora entrare a regime, e nel contempo sembra che la famiglia, unità di base del tessuto economico, viva ancora con la paura degli spettri della crisi.
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