il duo Fiorini in musiche di Brahms e Beethoven per Roma Sindfonietta e Univ. TorVergata
Le due più famose Sonate per violino e pianoforte
nell’interpretazione del duo formato da Marco e Giordano Fiorini
Le due Sonate per violino e pianoforte più famose dell’Ottocento e di tutta la storia della musica costituiscono il programma dell’imperdibile concerto di Marco Fiorini e Giordano Fiorini, mercoledì 5 febbraio alle 18.00 per la stagione di Roma Sinfonietta nell’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1),
Il violinista Marco Fiorini e il pianista Giordano Fiorini (che, nonostante l’omonimia, non sono parenti) inizieranno con la Sonata n. 1 in sol maggiore op. 78 di Johannes Brahms e proseguiranno con la Sonata n. 9 in la maggiore op. 47 “a Kreutzer” di Ludwig van Beethoven.
Brahms scrisse le sue tre Sonate per violino e pianoforte nel periodo in cui stava concludendo la sua esperienza di sinfonista, tornando alla prediletta musica da camera.. Per Brahms la musica da camera è soprattutto arte del dialogo e nelle Sonate per violino e pianoforte sviluppa il rapporto a due in un confronto serrato, ma sempre paritetico. La sua Sonata n. 1 op. 78 del 1880 mantiene un carattere sempre raccolto e mobido, senza forti contrasti, e si basa principalmente sulla melodia del suo Regenlied o “Canzone della pioggia”.
Nella Sonata “a Kreutzer”, scritta all’inizio del secolo, Beethoven introduce invece forti tensioni drammatiche tra i due strumenti, soprattutto nel primo movimento: questi caratteri erano propri del nuovo stile che Beethoven aveva creato nella sua musica orchestrale ma erano letteralmente inauditi nella musica da camera. Questo causò all’epoca l’entusiasmo di alcuni ma lo scandalo di altri. Perfino il violinista Rodolphe Kreutzer, cui è dedicata, la giudicò “oltraggiosamente incomprensibile” e non la eseguì mai. Ma con gli anni divenne uno dei capolavori più ammirati e popolari di Beethoven. Alla sua fama contribuì anche il romanzo breve di Leon Tolstoi intitolato appunto “la Sonata a Kreutzer”, che ne diede un’interpretazione romantica, suggestiva ma fuorviante, secondo cui questa musica è in grado di scatenare passioni incontrollabili.
Marco Fiorini è uno dei più apprezzati violinisti italiani. Per anni primo violino “di spalla” dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, nel 2006 ha lasciato questo prestigioso incarico per intraprendere una carriera ricca di successi in Europa, Estremo Oriente e America come solista e come membro di vari gruppi da camera, in particolare il Quartetto di Roma, dedicandosi anche all’insegnamento con masterclass in Italia e all’estero.
Il giovane pianista Giordano Fiorini si è perfezionato con illustri maestri in Italia e all’estero e ha iniziato una promettente carriera concertistica come solista e in gruppi cameristici.
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