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Vari sono i tipi di sospetto che si possono insinuare nella mente umana: quello sottile come una foglia, quello fastidioso come un ronzio, quello leggero come una brezza, ma soprattutto… quello più difficile da combattere: il sospetto della certezza. Questo il tema de Il Dubbio, pellicola tratta dall’omonima piéce teatrale nonché premio Pulitzer 2005. Una scuola cattolica nel Bronx, per la precisione quella di St. Nicholas è teatro di cambiamenti sociali importanti: la rivoluzione sessuale è in pieno fermento e la questione razziale si conferma in primo piano. Un anno, quello del 1964, difficoltoso per la società americana, sempre più in cerca di certezze all’indomani dell’assassinio Kennedy. Questo il panorama storico-sociale in cui si colloca la storia del film: un prete caritatevole e progressista, Padre Flynn, alle prese con i rigidi costumi dell’istituto in cui insegna, verrà accusato di molestie sessuali ai danni di un giovane alunno di colore. Avrà così inizio una vera e propria crociata nei confronti dell’uomo da parte di Sorella Aloysius, una strepitosa Meryl Streep perfetta nei panni della suora rigorosa. John Patrick Shanley firma la regia di questa storia, che si dimostra un perfetto esempio di scrittura cinematografica. Un film aperto alle incertezze, al pettegolezzo, alle mezze verità che risiedono in ognuno di noi. Dov’è la verità? Dov’è la menzogna? … forse la risposta è più semplice di quello che sembra, o forse come affermava Brecht : “Di tutte le cose sicure, la più certa è il dubbio”…