Il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e i Bamberger Symphoniker diretti da Jakub Hrůša inaugurano il XXI Festival Internazionale di Musica e Arte sacra
Accademia Nazionale di Santa Cecilia 2022/2023
Basilica di San Paolo fuori le mura
Sabato 12 novembre ore 21
Si apre sabato 12 novembre alle ore 21 alla Basilica di San Paolo fuori le mura il XXI Festival Internazionale di Musica e Arte sacra, che verrà inaugurato con il Requiem tedesco (Ein deutsches Requiem) per soli, coro e orchestra op. 45 di Johannes Brahms (1833-1897), eseguito dai Bamberger Symphoniker, fra le migliori orchestre tedesche di oggi, affiancati dal Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (istruito da Piero Monti), già ospite del Festival di Arte e Musica sacra nel 2007 in occasione dell’esecuzione del Requiem di Verdi diretto da Daniele Gatti a capo dei Wiener Philharmoniker. Il concerto d’apertura segna invece il debutto al festival, nonché il ritorno nella capitale dove mancano dal 1963, dei Bamberger Symphoniker, fra le migliori orchestre tedesche di oggi. Le voci soliste saranno il soprano Christina Landshamer e il baritono Konstantin Krimmel, quest’ultimo BBC New Generation Artists per il triennio 2021-23. Sul podio salirà il direttore cèco Jakub Hrůša che dei Bamberger è direttore principale dal 2016 e dal 2021 ricopre anche l’incarico di Direttore Ospite Principale dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia di Santa Cecilia. Hrůša, che dirige abitualmente le più prestigiose orchestre del mondo, dal 2025 assumerà l’incarico di Direttore musicale del Royal Opera House-Covent Garden, dove prenderà il posto di Antonio Pappano, attuale Direttore musicale dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia.
Nati nel 1946, alla fine del secondo conflitto mondiale, quando a Bamberga si ritrovano musicisti tedeschi e musicisti provenienti dall’Orchestra di Praga, i Bamberger Symphoniker in quasi ottant’anni di storia hanno tenuto più di 7000 concerti in più di 500 città e 63 paesi, divenendo ambasciatori culturali della Baviera e della Germania in tutto il mondo.
Il progetto del Requiem tedesco probabilmente prese definitivamente forma nel 1865 alla morte della madre del compositore, ed è frutto di una gestazione che va dal 1854 al 1868, anno della prima esecuzione (parziale) avvenuta nella cattedrale di Brema il 10 aprile 1868, mentre la versione integrale, in sette movimenti, fu eseguita al Gewandhaus di Lipsia nel febbraio dell’anno seguente. Classica compostezza e profondo sentimento religioso pervadono questa partitura, tra le più celebri e complesse dell’autore tedesco, in cui tutte le esperienze passate della musica tedesca si fondono: Schütz, la cantata barocca, il Lied, Bach, le opere corali di Schumann e la Bibbia. Una meditazione e una poesia religiosa nelle quali Brahms ripercorre in modo personalissimo la sua e la nostra storia affrontando il mistero, le miserie della vita e le sue fragilità, la consolazione per i vivi, l’attesa della resurrezione, la felicità della vita eterna e la consolazione del Paradiso che attende l’uomo dopo le sofferenze terrene.
Jakub Hrůša sarà di nuovo sul podio dell’Orchestra di Santa Cecilia il 5, 7 e 8 gennaio 2023 con il Concerto per il Nuovo Anno: in programma l’Ouverture del Franco cacciatore di Carl Maria von Weber, la Settima Sinfonia di Ludwig van Beethoven e il Concerto per pianoforte di Robert Schumann con Beatrice Rana, questa stagione artist in residence a Santa Cecilia, alla tastiera.
Jakub Hrůša
Nato nella Repubblica Ceca, Jakub Hrůša è Direttore principale dei Bamberger Symphoniker, Direttore ospite permanente della Filarmonica Ceca, e Direttore Ospite Principale dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Collabora regolarmente con le principali orchestre del mondo: Wiener Philharmoniker, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Orchestre de Paris, Berliner Philharmoniker, Royal Concertgebouw Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Cleveland Orchestra, New York Philharmonic e Chicago Symphony. Come direttore d’opera è stato ospite del Glyndebourne Festival, Covent Garden di Londra, Staatsoper di Vienna, Opernhaus di Zurigo e Opéra National de Paris. Collaborazioni con solisti e cantanti di altissimo livello hanno incluso, nelle recenti stagioni, apparizioni con Leif Ove Andsnes, Emanuel Ax, Lisa Batiashvili, Joshua Bell, Yefim Bronfman, Rudolf Buchbinder, Sol Gabetta, Christian Gerhaher, Kirill Gerstein, Hilary Hahn, Barbara Hannigan, Janine Jansen, Leonidas Kavakos, Lang Lang, Igor Levit, Jan Lisiecki, Viktoria Mullova, Anne-Sophie Mutter, Jean-Yves Thibaudet, Daniil Trifonov, Mitsuko Uchida e Yuja Wang.
In campo discografico, le sue più importanti pubblicazioni includono Má vlast di Smetana, i Concerti per orchestra di Bartók e Kodály, la Symphonie fantastique di Berlioz, la Alpensinfonie di Strauss, i Concerti per violino di Čajkovskij e nove dischi di repertorio ceco con la Prague Philharmonia, di cui è stato Direttore musicale dal 2009 al 2015. Tra le sue più recenti pubblicazioni segnaliamo le Sinfonie nn. 8 e 9 di Dvořák e nn. 3 e 4 di Brahms con i Bamberger Symphoniker, la Asrael Symphony di Suk con la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, il Requiem e il Te Deum di Dvořák con la Czech Philarmonic, la Quarta Sinfonia di Bruckner. Nel 2020 le incisioni dei concerti per pianoforte di Dvořák e Martinů e l’opera Vanessa di Barber registrata a Glyndebourne sono state premiate con il BBC Music Magazine Award. Jakub Hrůša è Presidente dell’International Martinů Circle e della Dvorak Society, ed è stato il primo vincitore del Sir Charles Mackerras Prize. Recentemente è stato nominato Direttore musicale del Covent Garden di Londra, dove dal settembre del 2025 succederà a Sir Antonio Pappano.
Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sotto la guida di Piero Monti, affianca l’Orchestra di Santa Cecilia per l’esecuzione di grandi opere sinfonico‑corali classiche e moderne e in prestigiose tournée internazionali. Inoltre ha collaborato con celebri orchestre e direttori: con Lorin Maazel e l’Orchestra dello Schleswig-Holstein (1992); con Carlo Maria Giulini e l’Orchestra della Rai di Torino (1993); con Claudio Abbado e i Berliner Philharmoniker (1995); con Valery Gergiev e l’Orchestra del Teatro Kirov (1998), con la prestigiosa Lucerne Festival Orchestra diretta da Claudio Abbado (agosto 2006). Nel 2007 il Coro ha eseguito nella Basilica di San Paolo fuori le mura il Requiem di Verdi con i Wiener Philharmoniker diretti da Daniele Gatti; nel 2008 ha collaborato a Parigi con l’Orchestre National de France e Sir Colin Davis prendendo parte alla Grande Messe des morts di Berlioz, eseguita anche nel 2019 ad Amsterdam con l’Orchestra del Concertgebouw diretta da Antonio Pappano. Inoltre è stato ospite insieme all’Orchestra e al Coro di Radio France al Festival de Saint-Denis con Valery Gergiev (luglio 2018 – Berlioz, Requiem) e ha preso parte al concerto di chiusura del Festival dei Due Mondi di Spoleto, con la partecipazione di Marion Cotillard (luglio 2018 – Honegger, Jeanne d’Arc au bûcher).
Insieme all’Orchestra di Santa Cecilia ha partecipato a numerose incisioni discografiche: tra le ultime pubblicazioni ricordiamo le tre Sinfonie di Leonard Bernstein, l’Otello di Verdi con Jonas Kaufmann e Tudor Queens con il soprano Diana Damrau. Di recente pubblicazione, inoltre, la Grande messe des morts del Concertgebouw di Amsterdam diretta da Antonio Pappano, e la Messa di Gloria di Rossini (Warner Classics, 2022).
Sabato 12 novembre 2022 ore 21
Basilica di San Paolo fuori le mura
Bamberger Symphoniker
Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Jakub Hrůša
soprano Christina Landshamer
baritono Konstantin Krimmel
Brahms Ein deutsches Requiem
ingresso libero fino ad esaurimento dei posti
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