Il Consiglio del IX Municipio ha dichiarato la propria contrarietà al mega impianto di biodigestione di Roma
ROMA, 24 febbraio 2016 – “Questa mattina con votazione all’unanimità, il Consiglio del IX Municipio ha dichiarato la propria contrarietà al mega impianto di biodigestione di Roma al Km 21 della Via Laurentina per evidente incompatibilità ambientale del progetto a fronte di una pluralità di vincoli insuperabili”. Lo dichiara in una nota Alessandro Lepidini, Presidente della Commissione Ambiente e mobilità.
“In realtà, – prosegue il consigliere democratico – la vicenda, con il palese tentativo di “tenerla in sordina”, ha dell’aberrante perché in macroscopico conflitto con il vincolo dell’Agro Romano meridionale nel cui ambito ricade l’area di intervento e dove è impensabile realizzare capannoni di 40 mila mq. Inoltre, – evidenzia Lepidini – l’area, nella sua parte meridionale (ingresso compreso),è all’interno della riserva di Decima malafede e inoltre siamo in presenza di acque pubbliche sottoposte a vincolo”. La mozione finale, che fonde le due mozioni presentate e inserite “fuori sacco” all’ordine dei lavori a causa dell’annullamento del previsto consiglio tematico di ieri, è frutto di lavoro comune.
La mozione approvata denota la comune volontà delle forze politiche municipali di salvaguardare le nostre bellezze naturalistiche, di tutelare i nostri cittadini e di respingere l’ennesima aggressione al nostro territorio, rilanciando al tempo stesso la sua valorizzazione con la richiesta di ampliamento della Riserva di Decima. Lavoro che avvieremo in Commissione ambiente già dalle prossime settimane”.
“In ogni caso” – conclude Lepidini – “domani la Commissione Ambiente perfezionerà le osservazioni tecniche da trasmettere all’ufficio regionale VIA per aggiungere un ulteriore tassello che va a sommarsi alla richiesta di inchiesta pubblica e a quella di partecipazione al procedimento, qualora esso abbia poi corso, vista la nostra richiesta di valutare il rigetto della proposta prima della convocazione della conferenza di servizi. Dobbiamo “presidiare” in ogni modo questa vicenda perché considerato il proponente, non potremo permetterci neppure per un istante di abbassare la guardia, anzi”
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