Il Comitato ‘No Biogas e Discarica’ più agguerrito che mai
In prima fila, come sempre, Gianluca De Felice, presidente del battagliero comitato, nonché vero e proprio factotum in termini aggregativi.
“Resterà deluso chi pensava che saremmo stati buoni, all’angoletto, in attesa che le false promesse ci avrebbero convinti a desistere. Oggi più che mai – premette De Felice – crediamo che di fronte alla tutela delle nostre terre e della nostra salute non bisogna arretrare neppure di un centimetro. E’una battaglia dura, ne siamo consapevoli, ma con la consapevolezza e la presa di coscienza di tutti siamo certi che ne usciremo vincitori”. Sul come non vanno dimenticati gli studi e le osservazioni presentate in Regione sulla Valutazione d’Impatto Ambientale, frutto di analisi certosine, che hanno messo in risalto le numerose falle di due impianti, il Polo dei Rifiuti della Ecoparco e la Centrale Biogas della Volsca, “che di ambientale e di verde hanno davvero ben poco”.
Diverse le iniziative che caratterizzeranno il mese di novembre, a partire dalla manifestazione di giovedì 6, quando è previsto un sit-in dinanzi alla Regione Lazio, in via Rosa Garibaldi Raimondi, in zona Garbatella, per gridare “il nostro ‘no’ incondizionato ad un ciclo perverso dei rifiuti in cui non ci dovrà essere più posto per combustioni e discariche inquinanti”.
Dopo l’audizione al Senato, cui hanno preso parte Aldo Garofalo e Giancarlo Ceci, tra i massimi esperti della materia, si punta ad andare oltre, richiedendo una Commissione Parlamentare d’Inchiesta che, lo ribadisce lo stesso De Felice dopo la tavola rotonda coi membri del Comitato e delle varie associazioni ad esso vicine, “metterà con le spalle al muro chi ora crede di potersi svincolare facilmente. Finora hanno ascoltato, con la chiara volontà di non decidere, mentre una Commissione d’Inchiesta avrebbe addirittura un potere superiore a quello della Procura. Faremo tutto quanto è nelle nostre forze per preservare un territorio dove nel raggio di 5-10 km vogliono farci di tutto e di più. Sindaci e politici gettino la maschera, una volta per tutte, e dicano da che parte stanno, perché non è possibile che ai cittadini facciano credere delle cose e nelle segrete stanze progettino tutt’altro”.
“Qualcuno – continua De Felice – crede che basti utilizzare i suffissi ‘bio’ ed ‘eco’ per trarre in inganno le persone e far pensare a progetti biologici ed ecosostenibili, ma non è assolutamente così. E al sindaco, che avrebbe, almeno a parole, manifestato apertura per un progetto alternativo, consiglio di tenere ben aperta la porta, perché nei prossimi giorni saremo da lui, e gli faremo capire, con delle proposte ben definitive, la differenza tra impianti di compostaggio totalmente aerobico e quel progetto scellerato che vogliono far passare per ecocompatibile e contro il quale io e il Comitato che rappresento ci battiamo da ormai 2 anni e mezzo. Intanto non dimentichi che abbiamo fatto ben 7 assemblee pubbliche, alle quali per un motivo o per l’altro lui non ha mai partecipato. Se davvero si è redento – conclude De Felice – sospenda quel progetto e si metta intorno ad un tavolo con chi ha davvero a cuore il futuro della propria terra e la salvaguardia della salute dei propri cari’.
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