Il colore come materia
Si è chiusa ieri la mostra dal titolo La materia del colore ovvero di cosa parliamo quando parliamo del colore. L’esposizione ha proposto quattro artisti provenienti da diverse aree italiane: Michele De Luca che opera a Roma, Enrico Bertelli a Livorno, Manlio Onorato a Vicenza e Loris Agosto a Udine.
Tutti e quattro si esprimono attraverso il linguaggio della pittura, ma ognuno traccia un percorso individuale che attraversa un’espressività del colore e del suo substrato: la superficie.
Il tema caratterizzante l’iniziativa è stato dunque il colore. L’intento: quello di liberarne l’energia, rivelandone l’intrinseca espressività oltre ogni ipoteca naturalistica, attingendo alla cromatologia e alla sua forma.
Protagonista diventa così la pittura nel suo farsi (e nei molti rapporti con i diversificati linguaggi pittorici) e nella sua essenza fenomenologica (personalizzazione e individualizzazione del luogo della pittura).
Quattro tipologie di intervento che si sono confrontate e che guardano a possibili sviluppi del linguaggio pittorico in un’azione centrifuga che ha per centro il colore e la luce; nella consapevolezza che la pittura non si propone come un’innovazione stravolgente, ma come quel linguaggio in grado di confrontarsi prima con se stessa, poi di dialogare – quindi rinnovarsi – con altre forme espressive.
La riflessione proposta si orienta alcune definizioni che caratterizzano gli artisti: Colore come trasparenza, Superficie come luogo della pittura, Pittura come nuova identità della superficie, Superficie come forma dipinta.
Così, se da un lato assistiamo a una pittura dal colore rarefatto, quasi un pastello, in un ambiente ovattato se non addirittura trasognato delle opere di Onorato, dall’altro rileviamo la materia pittorica, dai forti caratteri cromatici, stendersi con la tecnica del dripping su superfici irregolari pre-manipolate da Agosto. Avvertiamo poi l’incidenza tridimensionale delle spaziature luminose di De Luca che esaltano i volumi delle forme attraverso le vibrazioni della luce su superfici multimateriche; Bertelli copre con un’altra superficie trasparente come una materia lucente simile a un’altra dinamica pittura che tende a precludere ogni altro inserimento manuale. La mostra si è svolta a Monfalcone, sotto il patrocinio del Comune – Assessorato alle Attività Culturali.
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