Fotografia di Riccardo Caldoni
Il Codirosso spazzacamino è una specie appartenente all’ordine dei Passeriformi, alla famiglia Turdidae, che nel Parco dei Castelli Romani possiamo osservare tutto l’anno. È molto comune soprattutto nei centri storici dei nostri paesi.
Il nome scientifico è Phoenicurus ochuros; in passato la specie si poteva trovare soprattutto nelle aree montane, ma ormai si è perfettamente adattato a pianure e centri abitati, anche se predilige zone meno urbanizzate e piccoli paesi. È presente in Europa, Asia minore e Tibet, durante lo svernamento, si sposta dall’Europa settentrionale verso le regioni mediterranee e il Nord Africa.
Come suggerisce il nome frequenta tetti, camini e antenne, è una specie dalle mille risorse che quando non è in volo si posa su sporgenze di edifici o altri posatoi muovendo in modo particolare la coda, mentre a terra procede a piccoli saltelli.
Simile ad un Passero, ha una apertura alare che può arrivare a 26 cm, mentre il peso è di circa 17 grammi. Caratteristica è la sua coda rosso-arancione uguale in entrambi i sessi, i maschi hanno il dorso grigio scuro con petto, gola e guance tendenti al nero, le ali con una striscia bianca ben visibile assente nella femmina e negli individui giovani, il becco e le zampe sono neri. Il piumaggio delle femmine ha una tonalità più spenta che da sul grigio cenere; alcuni maschi, in realtà, a volte mostrano un piumaggio spento simile a quello delle femmine. Si nutre principalmente di invertebrati, soprattutto di insetti catturati in volo o al suolo.
Si riproduce nel mese di maggio in cui la femmina depone dalle 4 alle 6 uova, di solito nelle fessure di roccia in montagna, nelle crepe e sui cornicioni degli edifici cittadini. Il nido in genere a forma di coppa, viene costruito con erbe secche, radici, piume e muschio, la cova dura circa due settimane, dopo la schiusa entrambi i genitori si prendono cura dei pulcini che abbandonano il nido a circa un mese dalla nascita. |
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