“Il Cistercense”, di Nino Galofaro
Il romanzo, ambientato nella Sicilia del XII secolo, è scritto in prima persona in modo divertente. Il monaco cistercense narrante, ormai anziano, nel chiuso del proprio monastero ripercorre l’arrivo dell’avo al seguito d’Adelaide degli Aleramici, futura sposa del normanno Ruggiero primo; ricorda le vicende personali della propria famiglia, con un occhio a quelle storiche nazionali ed internazionali con le crociate ed i Templari, si sofferma comicamente sulle peripezie affrontate durante l’interminabile fase di costruzione di questo primo monastero cistercense in Sicilia. È attuale l’aver reso evidente la pacifica convivenza che il normanno Ruggiero seppe instaurare con il mondo arabo rimasto nell’isola a conquista finita.
Nell’insieme i personaggi inventati ben si fondono e si amalgamano con quelli storici in un quadro unitario e pur essendo il romanzo ambientato in un periodo storico molto turbolento, n’esce fuori una speranza ed un messaggio di pace universale tra i popoli, riassunti con una bell’idea proprio nell’ultima pagina.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento