IL CINGHIALE
Denominazione scientifica Sus scrofa (famiglia suidi), il cinghiale è un mammifero (vertebrati che allattano) appartenente all’ordine Artiodactyla (le zampe presentano un numero pari di dita). Ungulati con zoccoli, ha una durata di vita di qualche decina di anni, collo e zampe corte, struttura robusta, agile, pelle spessa ricoperta da folto pelo-setole di colore generalmente bruno-nero, i canini (zanne) fuoriescono dalla bocca, dove le difese (canini inferiori), possono raggiungere nei maschi qualche decina di cm di lunghezza, più lunghi dei coti (canini superiori) e utilizzati per la ricerca del cibo, l’offesa e la difesa. Il suo verso è detto grugnito (il grugno è la parte terminale della testa). Durante il giorno sono in tana o presso giacigli, per poi muoversi dall’imbrunire. In generale, in base alla specie, può raggiungere un metro al garrese, sfiorare i due metri di lunghezza, pesare qualche quintale e presenta dimorfismo sessuale (il maschio è più grande della femmina). Vivono in branchi dominati dalla femmina dominante, formati da femmine, cuccioli e giovani maschi, su un’estensione territoriale di qualche decina di chilometri, almeno fin quando c’è cibo e acqua; mentre i maschi più anziani si mostrano solitari. Si sposta velocemente e percorre chilometri anche nuotando. Aggressivi di fronte al pericolo se minacciati, si sfrega agli alberi per levarsi il fango essiccato. Si riconosce il loro passaggio perché si sfregano sugli alberi privandoli della corteccia, per le impronte che lasciano intorno alle pozze d’acqua, dove si abbeverano e rotolano nel fango (l’insoglio per parassiti, termoregolazione, cicatrizzazione ferite), per il terreno smosso in cerca di cibo e le feci. Vive generalmente nel bosco, dove è possibile vedere i tracciati del suo passaggio. Onnivoro, la femmina partorisce mediamente due volte l’anno un numero cuccioli che può superare la decina di esemplari. Nei loro confronti, è protettiva e aggressiva. Preda di lupi, orsi e dell’uomo che li caccia, è presente in Italia una specie differente da quella autoctona originaria, più grande, immessa a scopo venatorio e non mancano ibridazioni con il maiale domestico. Il cinghiale è presente all’interno del Parco Regionale dei Castelli Romani.
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