Il Castello della Molara
A pochi chilometri da Grottaferrata, su un piccolo colle a destra della via Latina, in posizione strategica sulla strada che collegava Roma alla Ciociaria e al Mezzogiorno, sorgeva il Castello della Molara costruito probabilmente dai Conti di Tuscolo nel periodo della loro maggiore potenza, successivamente passato agli Annibaldi e poi ai Colonna. Fu utilizzato come residenza temporanea, ospitando personalità in viaggio, finchè fu abbandonato e smantellato.
L’edificio ospitò nel corso dei secoli numerose ed illustri personalità tra i quali Innocenzo IV (1243-1254) che si recava ad Anagni (1254), Carlo D’Angiò che muoveva contro Manfredi (1266) e San Tommaso d’Aquino che vi guarì con le preghiere di fra’ Raimondo, suo compagno di viaggio.
Nel 1463 era già disabitato ed in rovina come scriveva papa Pio II (1464-1471) nei commentari dei suoi viaggi.
La distruzione completa si ebbe nei primi decenni del Seicento, quando parte del suo materiale fu riutilizzato per contribuire alla edificazione di Villa Mondragone.
Del Castello, dotato in origine di torri rotonde e quadrate, della Rocca e della chiesa restano solo alcuni tratti del recinto fortificato a ridosso della collina della quale seguiva l’andamento naturale.
Bibliografia: (Istituto Italiano Castelli – Lazio – Rendina – Bonecchi – volontari valorizzazione castelli e chiese-blog.libero.it/artepuranews)
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