Il Castello dei Conti di Ceccano
Comune in provincia di Frosinone, sorge su un piccolo colle di fronte al fiume Sacco.Castello eretto fra il sec.XI e XII, e più volte rimaneggiato. Le mura della città vecchia risalirebbero al sec. VI. Nel secolo XI appare una famiglia di conti che porta il suo nome. Questa famiglia riuscì a costruire una sorta di piccolo Stato con il conte Giovanni (morto nel 1224) raggiungendo il possesso della valle. Secondo la cronaca di Fossanova i Conti di Ceccano nel 1128 s’impadronirono di molti Castelli, ben quattordici nonché beni e diritti in sette città.
In pratica i conti di Ceccano furono la più potente dinastia feudatale del Lazio meridionale fino all’avvento dei Caetani. I Ceccano ebbero modo di dare alla chiesa diversi cardinali e prelati, nonché abati di Fossanova; dalla loro corte uscì l’unica cronaca laziale medioevale laica da noi conosciuta.
Nel 1149 Ceccano fu arsa, ma la Rocca fu incendiata nel 1113. Nel 1286 passò agli Annibaldi. L’esistenza di Ceccano è testimoniata dalla metà del VIII secolo quando fu occupata dai Longobardi. L’importanza strategica e militare del Castello è dimostrata dal fatto che il Pontefice Stefano II, ne contrattò con Astolfo Re dei Longobardi la restituzione alla Chiesa.
Alla fine del secolo XIV si assiste, dopo conflitti, distruzioni, incendi ecc., alla decadenza della famiglia Ceccano, il cui ultimo rappresentante noto è Antonio da Ceccano vissuto sotto il pontificato di Eugenio IV (1431-1447), di cui però non si conosce l’esatta connessione con la famiglia. I conti di Ceccano persero il Castello a favore dei Caetani di Fondi prima provvisoriamente (dal 1383 al 1400) e poi definitivamente (inizio secolo XV). I Caetani acquistarono nel secolo XIV diritti in Ceccano ed il suo Castello per via femminile, nel secolo XV i Caetani d’Aragona entrarono in possesso anche della terra che però perdettero verso l’anno 1496. Nel secolo successivo il Castello di Ceccano passò ai Colonna, che ebbero pertanto un ampio territorio nella Ciociaria, e nel 1523 fu loro regolarmente infeudato da Clemente VII. Confiscato loro nel 1541, i Colonna lo riebbero nel 1549. Confiscato di nuovo nel 1556 per darlo ai Carafa, lo riebbero nel 1562, e rimase loro. All’importanza storica del Castello, che fu al centro di un vasto dominio feudatale, che raggiunse il massimo splendore urbanistico alla fine del XII secolo, quando con Giovanni si consolida e si afferma definitivamente la potenza dei Ceccano. Non fanno riscontro, all’interno dell’attuale abitato, testimonianze materiali che consentono di ricostruire lo sviluppo urbano e le caratteristiche edilizie del borgo in epoca medioevale. Il Castello ha infatti subìto pesanti rifacimenti edilizi in seguito ai danni causati dai terremoti frequenti nella zona, ha subito rimaneggiamenti di varia epoca, tutt’oggi e soprattutto nel secolo scorso, quando fu adibito a sede della Pretura e delle Carceri Giudiziarie. Intorno al Castello si sviluppa l’abitato Medioevale, che, circostante la Rocca-Castello dovette occupare l’intera collina.
Bibliografia: ( Istituto Italiano Castelli Lazio “ C.Rendina “ L. Centra- Bonechi)
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