Il carro dorato del sole. Antologia della poesia bielorussa del XX secolo
Curatore: Larisa Poutsileva
Editore: CartaCanta
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 6 marzo 2020
Pagine: 208 € 18,00
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«La voce della poesia Bielorussa ha l’accento indiscutibile di una terra che non ha confini precisi, perché si chiama libertà. Una terra martoriata di dolore, voci di poeti coinvolti nel destino di sofferenze del proprio popolo in un modo che molti dei cosiddetti poeti odierni, ripiegati sull’ombelico e sul vocabolario, faticano persino a comprendere. Ma, appunto, una antologia di tale poesia è salutare, riapre certe dimensioni comunitarie e responsabili della storia spesso assenti in una poesia postmoderna ormai resa esausta dei suoi stessi modi, nell’oscillare tra camera da letto e tinello con la caffettiera.»
(dalla prefazione di Davide Rondoni)
Questa antologia è stata pubblicata recentemente. Nel suo interno sono state ospitate anche le poesie della nostra collaboratrice Aksana Danilchyk di nazionalità bielorussa.
Aksana Danilchyk, nata a Minsk (Belarus), laureata giovanissima in Lettere, ha studiato anche all’Università per Stranieri a Perugia.
È autrice di raccolte poetiche (“L’immagine dello scorpione” e “Il sogno che non può proibire”) nonché di studi importanti, come “La ricezione di Dante in letteratura bielorussa dell’Ottocento- Novecento” e “Il romanticismo italiano ed i motivi patriottici della letteratura bielorussa”.
Dottoressa di ricerca in Letteratura della sua Nazione (e straniera: italiana), ha tradotto, fra i molti testi della nostra terra, il “De vulgari eloquentia” di Dante”, il carme “Sepolcri” di Foscolo, opere di Alfieri etc. Come poetessa è a sua volta tradotta in diverse lingue.
Con i tipi di Controluce ha partecipato con le sue poesie all’antologia “La Poesia e l’Europa” e ha pubblicato una sua silloge (“Il canto del ghiaccio”) nella nostra collana “Internazionale”. Questa pubblicazione è stata stampata in due lingue: bielorusso e la sua traduzione in italiano.
“Il carro dorato del sole” è uno scrigno dove emergono sapientemente raccolti, voci di poeti Bielorussi dall’inizio del ‘900. In ogni testo della Antologia, esplode il grido ingentilito dal canto nei versi di questi poeti tesi alla affermazione della propria antica e orgogliosa Lingua che la storia ha voluto relegare in veste minore, se non addirittura farla scomparire. Questa Lingua che rappresenta da troppo tempo il grido di una continua conquista di libertà nella affermazione della propria identità storica/culturale, così continuamente schiacciata dai dominatori di turno. Anche in questi giorni si rincorrono fatti inauditi perpetrati da coloro che dovrebbero proteggere la propria gente. Fatti, tesi a far tacere le voci che perennemente grideranno al canto della libertà che inesauribile sgorga dal cuore di ogni Persona degna di questo titolo.
Giampietro Calotti
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