Il 26 marzo la presentazione del volume “Città-casa” – “Studi e Documenti del Centro Chiara Lubich”
Grottaferrata – Il giorno 26 marzo alle ore 17,30 presso il Padiglione eventi della 423ª Fiera Nazionale di Grottaferrata, in Viale San Nilo, verrà presentato il volume Città-casa” – “Studi e Documenti del Centro Chiara Lubich, Città Nuova editrice, a cura di Elena Del Nero e Paolo De Maina, con la partecipazione del giornalista RAI Paolo Balduzzi, del sindaco di Grottaferrata Mirko Di Bernardo e testimoni dell’epoca, coordinamento della giornalista Annalisa Innocenti.
Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, visse dal 1957 al 1963 presso Villa del Sole, poi nominata Villa Maria Assunta, residenza messa a disposizione dalla nobildonna Elisabetta Rossignani Pacelli, sorella di Papa Pio XXII, via A. Santovetti nelle vicinanze della Parrocchia del Sacro Cuore e di fronte al Giardino comunale dedicato alla stessa Lubich.
In quel periodo il Movimento, che era ancora sotto lo studio della Chiesa, ebbe un forte sviluppo, ospitando le prime Scuole di Formazione delle e dei Focolarini che provenivano da varie parti del Mondo in un momento storico in cui la presenza di persone “straniere” era piuttosto esigua in Italia; creò centri per il mondo della Medicina, della Politica e piccole aziende, come un centro lavorazione della ceramica ed una sartoria, oltre la tipografia del periodico Città Nuova.
Alla storia di questi anni è stato dedicato il volume Città-casa (Chiara Lubich e Grottaferrata nella storia e nella diffusione di un ideale di unità). Il rapporto tra la città criptense e Chiara Lubich è sempre stato molto positivo. Il 10 settembre 2021 veniva conferita a Chiara Lubich la cittadinanza onoraria postuma di Grottaferrata. L’evento, che suggellava e, allo stesso tempo, apriva nuove prospettive al rapporto tra la fondatrice dei Focolari e la cittadina castellana, invitava anche a scoprire e approfondire i contorni di un percorso iniziato nella seconda metà degli anni Cinquanta. Chiara Lubich, negli anni in cui soggiornò a Grottaferrata, vide un periodo caratterizzato dallo studio attento della nascente realtà ecclesiale da parte della Santa Sede, ma anche ricco di comprensioni spirituali e di sviluppi della sua diffusione che già travalicava il continente europeo. L’utilizzo di documenti editi ed inediti consente, nelle pagine del libro, un’attenta ricostruzione di questa storia e mostra il ruolo che la cittadina castellana viene a ricoprire nella storia dei Focolari. Essa diventa, infatti, la culla della prima “Mariapoli permanente”: manifestazione di una convivenza che si vuole regolata dal Vangelo, da cui prenderanno ispirazione le numerose cittadelle di testimonianza dei Focolari sparse nel mondo. L’accoglienza e la stima riservata al carisma di Chiara Lubich e ai Focolari ben si armonizzano con la storia millenaria di Grottaferrata, in cui è possibile scorgere una singolare e ricorrente inclinazione al dialogo e all’unità che, presente fin dalle sue origini, riaffiora attraverso i secoli.
Nell’immagine web: il Giardino Chiara Lubich a Grottaferrata
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