Il 21 giugno a Parco Egeria si ride con Maurizio Mattioli
L’attore romano, insieme al comico Marko Tana, sarà protagonista di una delle serate dell’Egeria Summer Festival
E’ partita da pochi giorni la stagione estiva del Parco Egeria di Roma con un programma che, fino al 31 luglio, vedrà alternarsi musica, danza, gastronomia e comicità. L’ “Egeria Summer Festival”, alla sua prima edizione, va in scena in una pineta di un ettaro, a pochi metri dalla fonte dell’«Acqua Santa» di Roma, nel verde del comprensorio regionale dell’Appia Antica.
«Con questo Festival, sotto la direzione di Enrico Mari, vogliamo unire food, intrattenimento e comicità, in un luogo dal valore naturalistico che può rappresentare un rifugio dalla canicola e dal caos quotidiano durante i mesi più caldi» spiega il responsabile dell’organizzazione eventi di Parco Egeria, Francesco Galli.
Lo spazio, allestito come un piccolo villaggio, ruota intorno all’arena per gli spettacoli che ogni giovedì, dalle 22, ospiterà i volti più noti del cabaret italiano. Si comincia il 21 giugno con Maurizio Mattioli e Marko Tana, per una serata dedicata alla comicità più genuinamente romana. Con lo spettacolo “Tana X Mattioli” il duo comico, alternando cabaret e musica, saprà coinvolgere il pubblico in un’atmosfera divertente e brillante.
“Questo spettacolo ha tutte le caratteristiche del cabaret puro: improvvisazione, interazione con il pubblico, duetti comici con Marko Tana. Ma anche poesie e canzoni romane, come ‘Roma nun fa la stupida stasera’ e brani storici di autori e cantanti con i quali ho avuto modo di lavorare e vivere. Penso a Franco Califano e a Jimmy Fontana”, spiega Mattioli, uno dei volti più noti della comicità romana, genuina e dissacrante, impegnato in queste settimane sul set del film “Non è vero ma ci credo” in uscita in autunno. Sul palco dell’Egeria Summer Festival, Mattioli racconterà anche alcuni aneddoti della sua vita professionale legati alle riprese degli oltre 250 tra film, fiction e piece teatrale di cui è stato protagonista nel corso della carriera. Perché, spiega, “la mia è una comicità diretta e immediata su ciò che accade nel quotidiano”.
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