Il 2024 del Parco regionale dei Castelli Romani
Un anno fatto di conoscenza, incontro e ascolto delle Persone e dei territori
Il 2024 è stato l’anno del quarantennale dell’istituzione del Parco: questa ricorrenza ha caratterizzato fortemente i dodici mesi appena conclusi, durante i quali l’Ente ha lavorato molto sul rafforzamento dei legami con le Persone, nel significato più ampio possibile.
Convegni, visite guidate, eventi: sono state tantissime le occasioni di incontro, durante le quali l’Ente ha scelto di andare nei Comuni che fanno parte della Comunità del Parco per avvicinarsi di più alle realtà che ne costituiscono sostanza imprescindibile. Il Vulcano laziale, la biodiversità, la Rete Natura 2000, i beni culturali, la rete sentieristica, le eccellenze enogastronomiche, i boschi, il turismo, i temi trattati nei convegni, per parlare di Parco a 360 gradi.
“La valorizzazione delle risorse, ai fini di una razionale fruizione da parte dei cittadini, e l’azione in favore del riequilibrio territoriale e dello sviluppo sociale ed economico delle popolazioni interessate, sono fra i capisaldi della mission del Parco – commenta il commissario straordinario, Ivan Boccali – il lavoro svolto nel 2024, con l’occasione del quarantennale, ha restituito a questi aspetti lo spazio che meritano. Conciliare tutela e sviluppo è possibile, e nell’anno appena concluso lo abbiamo dimostrato”.
Il 2024 è stato anche l’anno della cittadinanza attiva, con un riscoperto senso di appartenenza e cooperazione fra Pubblica Amministrazione e Volontari: il progetto “Puliamo insieme il nostro Parco”, fortemente voluto dall’Ente, sul contrasto all’abbandono dei rifiuti nelle aree verdi dell’Area protetta, ha visto concretizzare la sinergia fra le associazioni e l’Ente, con il prezioso lavoro svolto dalle due capofila “Circolo Legambiente Artemisio” e “Fare Verde Velletri – Colli Albani” e la numerosa partecipazione della Cittadinanza. Rocca di Papa, Nemi, Rocca Priora, Marino i Comuni interessati dal progetto, con la raccolta di decine di sacchi di rifiuti disseminati nelle aree verdi e la restituzione alla collettività di spazi salubri.
Progetti, fondi, risultati: grazie alla fruttuosa partecipazione a bandi regionali, l’Ente ha ottenuto finanziamenti impiegati per sostenere le realtà economiche che lavorano alla valorizzazione del territorio. Non solo, dunque, iniziative gratuite per le Persone ma anche occasioni di lavoro per associazioni e professionisti, che sono stati coinvolti nella realizzazione delle attività che concorrono al raggiungimento delle finalità dell’Ente. Tra i progetti realizzati: “Un Parco di … Emozioni Un viaggio sensoriale tra natura, storia e sapori”; “Percorsi di… Lettura: la conoscenza dei luoghi attraverso differenti canoni”; “Gita ai Castelli alla scoperta del cibo degli dei”, quest’ultimo finanziato da ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) e finalizzato alla promozione dei prodotti agroalimentari locali; oltre gli eventi inseriti nel calendario di #viviparchidelazio con la Direzione regionale Ambiente.
“Il lavoro di promozione territoriale – spiega il direttore, Emanuela Angelone – nel 2024 è stato serrato: abbiamo davvero proposto attività per tutti, con un consistente impegno nella divulgazione e nella condivisione della conoscenza. I convegni, in particolare, ci hanno permesso di portare nel Parco relatori qualificati e di prestigio, che, con noi, hanno raccontato il Parco”.
Rilevanti anche gli interventi volti a migliorare l’operatività della Struttura, con il potenziamento dell’infrastruttura informatica e l’aggiornamento del parco automezzi: “lo sforzo sostenuto da questa gestione – prosegue Angelone – per modernizzare gli strumenti di lavoro è stato considerevole, lo abbiamo fatto perché l’efficientamento della Struttura non può prescindere da mezzi adeguati, accanto alla formazione continua del Personale che il Datore di lavoro ha garantito con continuità”.
Nel 2024 il Parco ha lavorato sulla rete sentieristica, con interventi sul Cammino Naturale dei Parchi; ha inaugurato il “Sentiero della Biodiversità”, nel comune di Lariano, e il “Sentiero inclusivo con l’aula nel Bosco” a villa Barattolo sede dell’Ente, a Rocca di Papa; ha dotato di capannini informativi alcune delle aree di particolare interesse naturalistico, prevalentemente ZSC (Zone Speciali di Conservazione facenti parte della Rete ecologica europea Natura 2000).
E poi, attenzione alla tutela del patrimonio ambientale, con l’adesione al “Network Nazionale della Biodiversità” con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e ISPRA; lo svolgimento di monitoraggi finalizzati a raccogliere informazioni sullo stato di salute della biodiversità; il rilascio dei nulla osta in campo ambientale ed edilizio, nel rispetto della normativa vigente.
Potenziamento del ruolo dell’Ente: nel 2024 si è concluso il procedimento di assegnazione della Riserva naturale regionale “Tor Caldara” al Parco che, così, rafforza il proprio profilo di Ente gestore di Aree protette regionali. Parco regionale dei Castelli Romani, Riserva naturale “Sughereta di Pomezia” e, da poche settimane, Riserva di Tor Caldara, con ben 18 Comuni nella Comunità del Parco, accanto alla XI Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini e alla Città Metropolitana di Roma Capitale.
Il Parco si è impegnato nella diffusione della conoscenza, con la pubblicazione di due libri: “I tesori nascosti del Parco dei Castelli Romani – Le orchidee spontanee”, e la Guida all’osservazione degli uccelli del Parco dei Castelli Romani – Monte Salomone”. Come ogni anno grande attenzione è stata riservata all’educazione ambientale con gli Studenti, attraverso il progetto “GENS”, il programma di educazione ambientale delle aree naturali protette del Lazio, accanto alle attività destinate alle scuole, progettate e condotte dai Dipendenti del Parco.
Gli effetti della semplificazione: uno dei numeri più interessanti del 2024 è quello relativo ai nulla osta edilizi. Nell’anno appena concluso sono stati 533, poco più della metà di quelli pubblicati nel 2023, i nulla osta edilizi rilasciati, con una drastica riduzione da quando l’Ente ha eliminato l’obbligo di chiedere il nulla osta per opere interne: “i nulla osta edilizi si sono ridotti di quasi la metà – commenta Boccali – rispetto all’anno precedente: liberare Comuni e Tecnici da un procedimento che comportava un aggravio di lavoro non necessario, in quanto le opere interne non modificano l’aspetto esteriore dei luoghi, è stato un passaggio fondamentale verso la semplificazione e verso il miglior impiego delle risorse umane in servizio presso il Parco, che hanno potuto seguire meglio e con maggior tempestività le altre pratiche pervenute”.
Un 2024 fatto di conoscenza, incontro e ascolto ha accolto il nuovo anno: il 2025 vedrà l’Ente esercitare il proprio ruolo di gestione su tre Aree protette, e agire in modo proattivo nel complesso e stimolante lavoro di collaborazione con tutte le realtà (Amministrazioni, portatori di interesse, ecc.) che questi territori hanno al proprio interno, nel segno della valorizzazione e della crescita.
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