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Il 2 settembre ai Giardini della Filarmonica Romana Intelletto d’amore

Il 2 settembre ai Giardini della Filarmonica Romana  Intelletto d’amore
Agosto 30
19:55 2021

Il 2 settembre ai Giardini della Filarmonica Romana

Intelletto d’amore (e altre bugie) il nuovo progetto del violoncellista Michele Marco Rossi

nato da un incontro con Andrea Camilleri poco prima della sua scomparsa.

 nell’ambito della rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo” sostenuto dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo

  Ultimo appuntamento all’aperto nei Giardini per l’Accademia Filarmonica Romana (via Flaminia 118) che giovedì 2 settembre (ore 21.30) si affida all’estro del violoncellista Michele Marco Rossi, ideatore del nuovo progetto Intelletto d’amore (e altre bugie) nato da un incontro prezioso con Andrea Camilleri un mese prima dalla scomparsa del celebre scrittore. L’occasione è data dall’anniversario dei 700 anni della morte di Dante, come racconta lo stesso violoncellista: “Ho incontrato Andrea Camilleri per una conversazione e un confronto sui temi dell’amore, indagato a partire dalla poetica dantesca per poi svilupparsi in molteplici direzioni”. Da questa inedita conversazione – una delle ultimissime testimonianze dello scrittore – è nato il progetto. La voce di Camilleri fa da guida al concerto alternandosi alla voce e al violoncello di Michele Marco Rossi, spaziando dalla musica antica fino a Fabrizio De André e le nuove musiche che Michele Marco Rossi, interprete apprezzato per il repertorio contemporaneo, ha commissionato a quattro compositori del nostro tempo: Vittorio Montalti, Pasquale Corrado, Matteo Franceschini e Noriko Baba. La regia del suono è di Paolo Aralla che firma l’installazione sonora Ritratto con voce, che partendo dalla voce di Camilleri crea l’ossatura narrativa dell’intero spettacolo.

Il tema dell’amore viene approfondito nelle sue sfumature e contraddizioni: “Il programma – prosegue il violoncellista – si articola in quattro fasi, quattro manifestazioni estreme del sentimento amoroso, che sottolineano l’irrazionalità e il carattere indecifrabile dell’amore: Amore-Sacro, Amore-Sesso, Amore-Potere, Amore-Colpa, ponendo una domanda fondamentale: può esistere un ‘Intelletto d’amore’?”

Lo spettacolo, che ha debuttato in prima assoluta per Armonie d’Arte Festival a Borgia (CZ) lo scorso 18 agosto, è una coproduzione Accademia Filarmonica Romana, Associazione Barattelli, Associazione Appassionata Macerata, Fondazione I Teatri Reggio Emilia, Fondazione Perugia Musica Classica, Unione Musicale onlus.

Il concerto si inserisce nell’ambito della rassegna della Filarmonica Romana “La musica da camera dal barocco al contemporaneo” sostenuto dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo.

 

 

trailer https://www.youtube.com/watch?v=qVTva07h_EA&t=1s

 

Biglietti: posto unico 10 euro (più diritto di prevendita).

Si raccomanda la prenotazione e l’acquisto on line su filarmonicaromana.org.

Presso la Sala Casella la biglietteria apre un’ora prima del concerto.

Gli ingressi avverranno nel rispetto delle disposizioni anti Covid. Come da Decreto-Legge del 23 luglio 2021, n. 105, per accedere al concerto sarà obbligatorio il green pass

 

Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org

 

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GIARDINI DELL’ACCADEMIA FILARMONICA ROMANA

Via Flaminia 118, Roma

giovedì 2 settembre, ore 21.30

INTELLETTO D’AMORE (E ALTRE BUGIE)

Michele Marco Rossi violoncello

Paolo Aralla regia del suono

Andrea Camilleri voce

Musiche di Hildegard von Bingen, Marin Marais, Anonimo Medievale, Fabrizio De Andrè

e quattro commissioni a

Vittorio Montalti (The Memories Box)

Pasquale Corrado (Furibondo)

Noriko Baba (Chant d’Amour)

Matteo Franceschini (Expiation)

 

Nell’ambito della rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo”

sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo

una coproduzione

Accademia Filarmonica Romana, Associazione Barattelli, Associazione Appassionata Macerata, Fondazione I Teatri Reggio Emilia, Fondazione Perugia Musica Classica, Unione Musicale onlus

 

Classe 1989, Michele Marco Rossi ha già alle spalle più di cento prime esecuzioni assolute e nazionali di nuova musica. Con un vasto repertorio di ruoli da solista, in ensemble e in formazioni cameristiche, ha preso parte alla realizzazione di nuovi lavori scritti da compositori di tutto il mondo e di diverse generazioni, dalle grandi firme internazionali ai giovani emergenti, contribuendo all’ampliamento del repertorio musicale dei nostri giorni. Con il debutto da solista al 61° Festival della Biennale di Venezia, Michele Marco Rossi porta sulla scena una nuova dimensione teatrale unita alle caratteristiche strumentali. Per lui hanno scritto nuova musica per violoncello solo compositori come Fedele, Vacchi, Montalti, Noriko Baba, Franceschini, Solbiati, Perocco, Ronchetti, Sammoutis, Sannicandro, Kerschbaumer, Cifariello Ciardi, Corrado, Cacciatore. Ha collaborato con Sciarrino, Lachenmann, Furrer, Penderecki, Huber, Poppe, Fuentes, Chin. Tiene recital solistici nelle principali stagioni concertistiche (Milano Musica, Biennale di Venezia, Unione Musicale Torino, I Teatri Reggio Emilia, Armonie d’Arte Catanzaro, Amici della Musica di Perugia, Appassionata Macerata, Accademia Filarmonica Romana, Bologna Festival, Lucca Classica, Barattelli L’Aquila, Amici della Musica di svariate città) e collabora regolarmente con musicisti ed ensemble internazionali tra cui Ensemble Modern e Accroche Note. Nel 2019 debutta insieme a Paolo Aralla con De Culpa Sonoris, un nuovo progetto di teatro strumentale su Shakespeare commissionato da Mittelfest. In questo lavoro il suo ruolo attoriale e compositivo si definisce in una esperienza ancora più netta. Come solista con l’orchestra esegue la prima assoluta di Dove non si tocca in mare di Pasquale Corrado con I Solisti Aquilani (Biennale di Venezia), la prima assoluta di Adagio e Minuetto variati di Goffredo Petrassi con l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius (Festival Pontino), la prima italiana di Dioscuri di Ivan Fedele (Orchestra Sinfonica Abruzzese), di cui esegue anche il Concerto n. 1 e il Concerto n. 2 per violoncello e orchestra con l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, la prima assoluta di Passionis Fragmenta di Salvatore Sciarrino con l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius.

 

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