Il 16 e 17 luglio i concerti di Giovanni Gnocchi e Andrea Lucchesini al Festival Pontino
58° FESTIVAL PONTINO DI MUSICA
2-31 luglio 2022
Sermoneta, Latina, Cori, Cisterna di Latina
Contributi, patrocini e collaborazioni
Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo • Regione Lazio – Direzione Regionale Cultura e Lazio Creativo • Comuni di Latina, Sermoneta, Cisterna di Latina, Cori • Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano • Istituto di Studi Musicali Goffredo Petrassi di Latina • Museo della Città e del Territorio di Cori • Circolo Cittadino Sante Palumbo di Latina • Associazione Riccardo Cerocchi
Comitato Artistico del Campus
Gabriele Bonomo – Michele dall’Ongaro – Federico Gardella –
Gianfranco Pannone – Alessandro Solbiati – Fabrizio von Arx
Il concerto itinerante di Giovanni Gnocchi a Sermoneta, il recital pianistico di Andrea Lucchesini a Latina. Grandi interpreti al Festival Pontino di Musica
il 16 e 17 luglio
Il weekend del 16 e 17 luglio al 58° Festival Pontino di Musica è all’insegna di due grandi solisti, anche docenti dei Corsi di perfezionamento di Sermoneta: al Castello Caetani di Sermoneta sabato 16 (ore 21) il violoncellista Giovanni Gnocchi è impegnato nel suo primo concerto del ciclo “Intorno a Bach” dedicato all’esecuzione integrale delle Sei Suite per violoncello solo, che porterà avanti in più edizioni del festival, accostata a repertorio del Novecento e dei nostri giorni, in un dialogo stimolante fra passato e presente. Il programma, che Gnocchi eseguirà in un concerto itinerante in cui il pubblico lo seguirà spostandosi nei vari e suggestivi ambienti del Castello, si apre con Schatten, Hommage a John Cage, Jelek I dell’ungherese György Kurtág tratto dai Signs, Messages and Games, una raccolta di composizioni di diversa lunghezza che l’autore ha iniziato a scrivere circa sessant’anni fa, per diversi strumenti ad arco, dedicati ad alcuni personaggi (qui il caso di John Cage), fra miniature, omaggi e giochi di tecnica strumentale. La scelta bachiana cade invece sulle prime due Suite per violoncello solo la n. 1 in sol maggiore BWV 1007 e la n. 2 in re minore BWV 1008. A completare il programma la Suite per violoncello solo in re minore di Gaspar Cassadó, scritta intorno alla metà degli Venti del Novecento, omaggio al grande violoncellista spagnolo che fu anche primo docente di violoncello ai Corsi di Sermoneta nel 1964.
“Giovane meravigliosamente pieno di talento, darà un grande contributo alla musica ovunque egli vada” furono queste le parole pronunciate dal grande violoncellista Yo-Yo Ma con cui Gnocchi debuttò in un concerto per due violoncelli. Da allora ha collaborato con i principali direttori d’orchestra, e, attivissimo camerista, ha suonato con i migliori musicisti, come i membri dell’Hagen Quartet, Leonidas Kavakos, Alexander Lonquich, Ilya Gringolts e molti altri. Solo Cellist della Camerata Salzburg per 8 anni, Guest Principal Cellist alla Royal Philharmonic Orchestra di Londra, dal 2008 è membro della Lucerne Festival Orchestra di Claudio Abbado. Nel 2012 ha vinto il concorso come professore all’Universität Mozarteum di Salisburgo.
Domenica 17 luglio (ore 19.30) il Festival si sposta al Teatro Ponchielli di Latina per il recital di Andrea Lucchesini, fra i maggiori pianisti italiani riconosciuti in ambito internazionale, che propone due capisaldi della letteratura pianistica dell’Ottocento, la Fantasia in do maggiore op. 17 di Robert Schumann (“da eseguirsi in modo assolutamente fantastico e appassionato” come si legge nella prima riga dello spartito) e la Sonata in si minore di Franz Liszt. Due brani fra loro strettamente legati perché i compositori se li dedicarono a vicenda. Schumann infatti compose la Fantasia nel 1836 e la pubblicò con dedicata a Liszt nella prima edizione del 1839; successiva di sedici anni è la Sonata in si minore di Liszt, composta a Weimar fra il 1852 e il ’53, e data alle stampe l’anno successivo.
Formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, Andrea Lucchesini s’impone all’attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso Internazionale “Dino Ciani” presso il Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con orchestre prestigiose e i più grandi direttori, suscitando l’entusiasmo del pubblico per la combinazione tra solidità di impianto formale nelle sue esecuzioni, estrema cura del suono, raffinatezza timbrica e naturale capacità comunicativa. Il desiderio di esplorare la musica senza limiti, lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico a quello contemporaneo (significativo il lungo sodalizio artistico con Luciano Berio), proposto sia in concerto sia in numerose registrazioni in disco. Docente appassionato a sostegno di giovanissimi talenti, tiene masterclass al Mozarteum e insegna alla Scuola di Musica di Fiesole di cui è stato anche direttore artistico.
Il Festival Pontino di Musica è sostenuto dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2022 sullo Spettacolo dal Vivo.
I luoghi del festival
Castello Caetani via della Fortezza, Sermoneta (LT)
Teatro Ponchielli, Via Amilcare Ponchielli 6, Latina
Biglietti: concerto Gnocchi (15 euro, ridotto 10), concerto Lucchesini (20 euro, ridotto 15). Per poter assistere ai concerti del Festival Pontino è obbligatorio prenotarsi via WhatsApp al 329-7540544 oppure via email a biglietteria@campusmusica.it
Info: info@campusmusica.it, tel. 329-7540544, www.campusmusica.it
Sabato 16 luglio, ore 21.00 – Sermoneta, Castello Caetani
Giovanni Gnocchi, violoncello
1° concerto del ciclo “Intorno a Bach”, Integrale delle 6 Suites per violoncello
con accostamenti alla musica moderna, dal primo Novecento ai nostri giorni.
- Kurtág, Schatten, Hommage a John Cage, Jelek I, dai “Signs, Messages and Games”,
- S. Bach, Suite n. 1 in sol maggiore
- S. Bach, Suite n. 2 in re minore
- Cassadó, Suite per violoncello solo in re minore
(omaggio a Gaspar Cassadó, primo docente di violoncello ai Corsi di Sermoneta nel 1964)
Domenica 17 luglio, ore 19.30 – Latina, Teatro Ponchielli
Andrea Lucchesini, pianoforte
- Schumann, Fantasia op. 17
- Liszt, Sonata in si minore
GIOVANNI GNOCCHI italiano residente a Salisburgo ha debuttato come solista in concerto per due violoncelli e orchestra assieme a Yo-Yo Ma, che disse: “giovane meravigliosamente pieno di talento, darà un grande contributo alla musica ovunque egli vada”. Come solista si è esibito poi sotto la direzione di Gustavo Dudamel (Concerto in Re maggiore di Haydn, dove la critica austriaca ha parlato di “tecnica brillante e gioia nel far musica”), Christopher Hogwood, Carlo Rizzi, Pavle Dešpalj, Daniel Cohen, all’Hong Kong Arts Festival, Wiener Konzerthaus, Mozart-Woche Salzburg, Essen Philharmonie, Wiesbaden, Stuttgart, Mannheim. Vincitore del 1° Premio al Concorso “F.J. Haydn” di Vienna, del Borletti Buitoni Trust Fellowship di Londra (entrambi con il David Trio), si è inoltre laureato ai Concorsi Primavera di Praga, A. Janigro di Zagabria, e in duo al Parkhouse Award alla Wigmore Hall di Londra. Attivissimo camerista, si esibisce regolarmente con musicisti come Leonidas Kavakos, i membri del Quartetto Hagen, Elizabeth Leonskaja, Pekka Kuusisto, Alena Baeva, Gordan Nikolić, Roman Simović, Jens Peter Maintz, Wolfram Christ, Diemut Poppen, Jennifer Stumm, Pavel Gililov. Suona spesso in duo e trio con Alexander Lonquich e Ilya Gringolts; recentemente ha debuttato al Lucerne Festival in trio con Olli Mustonen e Alessandro Carbonare, ha suonato in Giappone inaugurando la Ark Nova Concert Hall, è stato solista assieme a Mario Brunello, e invitato nei festival internazionali Ljubljana Cello Fest in Slovenia, Rovigo Cello Festival e Ilumina Festival in Brasile, Järna Music Festival in Svezia, Delft Music Festival in Olanda. Esibitosi recentemente per KotorArt Festival in Montenegro, è stato immediatamente reinvitato a tenere un concerto da solista con l’orchestra, prossimamente si esibirà in concerti cameristici a Singapore e per un recital solistico per la Hong Kong International Cello Association. È stato Solo Cellist della Camerata Salzburg per 8 anni, Guest Principal Cellist alla Royal Philharmonic Orchestra di Londra, dal 2008 è membro della Lucerne Festival Orchestra di Claudio Abbado. Nel 2012 ha vinto il concorso come Univ. Professor all’Universität Mozarteum di Salisburgo.
ANDREA LUCCHESINI formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, s’impone all’attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso Internazionale “Dino Ciani” presso il Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con orchestre prestigiose ed i più grandi direttori, suscitando l’entusiasmo del pubblico per la combinazione tra solidità di impianto formale nelle sue esecuzioni, estrema cura del suono, raffinatezza timbrica e naturale capacità comunicativa. La sua ampia attività, contrassegnata dal desiderio di esplorare la musica senza limitazioni, lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico a quello contemporaneo, proposto sia in concerto sia in numerose registrazioni in disco, dalle giovanili incisioni per EMI (Sonata in si minore di Liszt, Sonata op. 106 “Hammerklavier” di Beethoven, Sonata op. 58 e Preludi op. 28 di Chopin) fino alla festeggiatissima integrale live delle 32 Sonate di Beethoven (Stradivarius), mentre con Giuseppe Sinopoli e la Staatskapelle di Dresda ha inciso per Teldec due capolavori del ’900 come Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg ed il Kammerkonzert di Alban Berg.
Con Fabio Luisi alla testa di Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino ha registrato live la Fantasia Corale di Beethoven. Appassionato camerista, collabora regolarmente con artisti di grande prestigio: in duo con il violoncellista Mario Brunello ha inciso l’integrale dell’opera beethoveniana, le Sonate di Brahms, e inoltre composizioni di Chopin, Schumann, Schubert e Lekeu. Per BMG ha inciso il Concerto II “Echoing curves” di Luciano Berio sotto la direzione dell’Autore: questa registrazione segna una delle tappe fondamentali di una stretta collaborazione con Berio, accanto al quale Lucchesini vede nascere Sonata (l’ultimo ed impegnativo lavoro del compositore italiano per pianoforte solo), eseguita in prima mondiale nel 2001 e successivamente consegnata – con tutte le altre opere pianistiche di Berio – ad un disco Avie Records divenuto rapidamente edizione di riferimento. Negli ultimi anni Lucchesini si è immerso con entusiasmo nel repertorio schubertiano, a partire dalla registrazione degli Improvvisi, in un CD Avie Records accolto dal plauso della critica internazionale; dal 2018 collabora con l’etichetta tedesca Audite, per la quale ha realizzato “Dialogues” – con musiche di Berio, Scarlatti, Schubert e Widmann – e iniziato un progetto discografico dedicato alle ultime opere di Schubert, di cui sono già stati pubblicati i primi due CD. Si dedica con passione anche all’insegnamento, attualmente presso la Scuola di Musica di Fiesole, di cui è stato fino al 2016 direttore artistico. Tiene inoltre frequenti masterclass presso importanti istituzioni musicali italiane ed europee, tra cui il Mozarteum di Salisburgo, è frequentemente invitato nella giuria dei più importanti concorsi internazionali, oltre a far parte dal 2008 degli Accademici di Santa Cecilia. Nel 2017 ha ideato per gli Amici della Musica di Firenze il progetto artistico Fortissimissimo Firenze Festival, con l’obiettivo di dare spazio – anche attraverso nuove modalità organizzative – ai giovanissimi talenti italiani. Dal 2018 al 2021 è stato direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana; incarico che attualmente ricopre presso gli Amici della Musica di Firenze.
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