Identità reali e corpi alla “deriva” nell’era della schermocrazia: al Teatro India di Roma Teatringestazione presenta Monás – La reale sostanza delle cose e Variant B. NOT FOUND, studio tra Guy Debord e Francis Bacon
Con un doppio evento, Anna Gesualdi e Giovanni Trono, fondatori della compagnia interdisciplinare di performing art Teatringestazione, saranno ospiti della 18esima edizione del festival Teatri Di Vetro. Il 17 dicembre alle ore 22:00 in scena, al Teatro India di Roma, presentano Monás – La reale sostanza delle cose, un’opera ibrida tra installazione partecipata, coreografia auto-generativa e live cinema che indaga lo statuto dell’immagine nell’era della “schermocrazia”, a partire da un’indagine sul pensiero di Debord. Un dispositivo scenico, concepito come un ecosistema a cui partecipa il pubblico, all’interno del quale è possibile fare esperienza del differimento del proprio corpo in immagine.
Presentata in anteprima assoluta ad Hangartfest e successivamente a Danae Festival, l’opera nasce, in collaborazione con la dramaturg Loretta Mesiti, per riflettere sul rapporto tra spazio reale e spazio di rappresentazione e come in questa frattura si subisca o si pratichi un esercizio di potere. Lo schermo riceve i movimenti degli spettatori-partecipanti, restituendoli in una coreografia istantanea. In una reciproca interferenza, il corpo e il suo doppio danno vita a un paesaggio fatto di figure alla “deriva”, identità fittizie o copie di identità reali; volti irriconoscibili, corpi frammentati dall’apertura focale della camera, presenze incompiute, fuori fuoco, che di fronte allo schermo restano evocazione e rappresentazione.
Il 18 dicembre alle ore 18:00, verrà presentata una variazione performativa, una possibile derivazione di Monás: Variant B. NOT FOUND – studio, dispositivo che si configura come un ecosistema dinamico in cui diverse funzioni coesistono, nato dall’invito che Teatri di Vetro rivolge alle e agli artisti/e in programma, nella sezione Oscillazioni. L’indagine sul pensiero di Debord incrocia le traiettorie di Francis Bacon, con il dispositivo Variant B. NOT FOUND – un “détournement”, dell’immagine in pittura e della pittura in video, e della disposizione spaziale del teatro classico. Lì dove nel teatro si colloca tradizionalmente lo spettacolo, la rappresentazione incarnata dai corpi vivi, in Not Found è posta una superficie che è al contempo setto e schermo, sul quale vengono proiettate in tempo reale le immagini prodotte dal movimento dei corpi. Questo elemento distorce la relazione tra azione, osservazione e rappresentazione: ciascun corpo agente è esposto in tempo reale alla contemplazione della traccia visiva che il suo movimento produce ed è così indotto a considerarsi strumento di scrittura delle immagini che appaiono sullo schermo.
Maggiori informazioni sul sito: https://teatridivetro.it/programma-2024/
Teatringestazione, fondata da Gesualdi | Trono, artistə e curatorə, dal 2006 con sede a Napoli, è riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali come impresa di produzione di ricerca teatrale e sperimentazione artistica. La loro azione artistica mira a sovvertire le coordinate del quotidiano per inaugurare uno spazio di crisi e interrogazione collettiva. Le loro opere e i loro progetti fanno parte di un unico discorso poetico declinato in formati ibridi per affermare la dimensione politica del teatro, superando i formati convenzionali dello spettacolo dal vivo.
Lavorano in contesti nazionali, internazionali, indipendenti, istituzionali, artistici e sociali. . Realizzano laboratori e progetti in ambito sociale ed educativo e collaborano con università e scuole. Dal 2006 al 2014 conducono l’attività teatrale permanente con gli internati detenuti nel Manicomio Giudiziario di Aversa; dal 2015 al 2023 lavorano con i detenuti nel carcere di Poggioreale e dal 2024 nel carcere di Secondigliano. Come curatorə, ideano progetti che perseguono e interrogano il principio di “Cittadinanza Poetica”, basati sulla compromissione tra la vita quotidiana di cittadinə e artistə, tra la dimensione pubblica e privata, tra ciò che è familiare e quel che è estraneo, con l’obiettivo di creare uno spazio neutro dove le differenze possano coesistere.
μονάς (monás)
La reale sostanza delle cose
Una creazione di Teatringestazione
ideazione, regia e attuazione Gesualdi | Trono
dramaturg Loretta Mesiti
con il sostegno delle residenze:
IntercettAzioni Centro Residenze della Lombardia/Teatro delle Moire/Lachesi Lab – Milano;
Artists in ResidenSì/Ateliersì – Bologna;
Prima Onda Festival/Genìa – Palermo
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