I PERICOLI DELLE NUOVE TECNOLOGIE: L’UOMO SEMPRE MENO PROTAGONISTA DEL SUO DESTINO?
Pc, Wi-Fi, cellulari, antenne, … non riusciamo più neanche a volgere lo sguardo verso il sacro Monte Albano, infestato di tralicci; ma non è solo l’aspetto estetico quello che ci sconvolge: un invisibile pericolo rende ormai tangibile il grado di pericolosità che colpisce chi vive nei Castelli Romani, soprattutto a Rocca di Papa, così prossima a Monte Cavo Vetta, fonte di emissioni nocive per la nostra salute. Come squali, così le definisce il relatore, queste onde elettromagnetiche che consentono la trasmissione dei segnali. E i tumori aumentano, colpiscono il cervello e il cuore, continua Giovanni De Rossi nel corso della conferenza tenuta questo pomeriggio a Grottaferrata nella Biblioteca comunale Bruno Martellotta: numeroso il pubblico interessato ad ascoltare con non poca preoccupazione il professor De Rossi e il ricercatore dott. Stefano Gallozzi del Comitato Monte Porzio Catone di Vigilanza per la Salvaguardia e Tutela dell’Ambiente.
Generazioni connesse – i pericoli delle nuove tecnologie l’argomento trattato con dovizia di particolari e documentato con numerose slaides.
E’ la stessa Agenzia della Sanità che stabilisce la cancerogeneità delle sostanze e le onde elettromagnetiche, invisibili sicari, che generano una forza che strappa gli elettroni dagli atomi del corpo, rendendoli ionizzanti, spiega il relatore, puntando il dito sulle disattese sentenze che imponevano lo smantellamento e la delocalizzazione delle antenne stesse. Sonno, stanchezza, perdita di memoria, depressione, irritabilità, calo della libido, danni alla struttura del DNA… questi solo alcuni dei preoccupanti sintomi che i due relatori elencano e che vanno attribuiti alle radiazioni elettromagnetiche. Dio Denaro, Business, Profitto sono i più eclatanti sintomi di una malattia ancor più grave, quella del conflitto di interessi che porta a minimizzare e occultare i gravi effetti dell’inquinamento elettromagnetico, con studi finanziati dalle stesse industrie che hanno interessi economici.
Mettono in guardia i nostri relatori sull’inesistenza dell’effetto ombrello secondo il quale in modo mendace si illudono gli abitanti di un luogo infestato di antenne, che gli effetti vadano oltre e non li riguardino.
E ricordano la dannosità per quel che riguarda l’inquinamento provocato da tutte le strumentazioni elettroniche che ormai fanno parte della nostra quotidianità domestica e lavorativa.
Cosa ci riserverà il futuro? Si parla di nuove tecnologie sempre più complesse che guardano a un progresso scientifico che velocizzi informazioni e contatti, prestazioni e guadagni, ma che ignora il benessere dell’uomo e la sua salute, sempre più minacciati da chi si crede immune e invulnerabile.
Lodevole quindi l’impegno dei volontari del Comitato che nell’informazione, nella sensibilizzazione e nella mobilitazione costruiscono armi per combattere, ostacolare e far prendere coscienza che tutti siamo responsabili del mondo che lasceremo alle generazioni che seguiranno: lottiamo perché possano vivere e costruire il loro futuro.
Rita Gat
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