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I NUOVI BENEFATTORI …

I NUOVI BENEFATTORI …
Novembre 29
11:28 2020

I NUOVI BENEFATTORI, ossia come improvvisarsi difensori ambientali e
amministratori illuminati!
Apprendiamo con “molta soddisfazione” che l’Amministrazione ha “fatto tesoro” delle nostre
osservazioni e lavori in sintonia con le forze di opposizione. Talmente in sintonia che “dimentica”
di convocare le Commissioni consiliari per discutere di attuazione dei Programmi
Integrati e dei Piani di intervento (finalmente!) sulla edilizia popolare.
Gli slogan funzionano sempre. Soprattutto sulla cittadinanza che non viene mai coinvolta
direttamente nelle decisioni che la interessano da vicino. E vanno bene per i fan plaudenti sui social.
Ma andiamo per ordine.
La questione di “difesa” del suolo, alias i terreni destinati alla cosiddetta “edilizia popolare”. Si tratta
dell’Area ex 167 in Valle Formale, questione complicatissima. Bene, finalmente si è arrivati
quantomeno ad una posizione. Da verificare però se fa parte di un altro gioco: quello delle sparizioniapparizioni.

Non è che la cubatura soppressa compare in altri Piani come superficie di suolo da
concedere a privati per esigenze “residenziali”?
Venendo alla questione Programmi Integrati e nuovo Polo scolastico, sono da segnalare
diverse anomalie, anche dal punto di vista di rispetto dei ruoli all’interno del governo comunale.
La prima riguarda proprio il mancato coinvolgimento delle Commissioni consiliari preposte.
A tal scopo si menziona il Testo Unico degli Enti Locali (TUEL), dove è chiaramente definito il ruolo
delle le Commissioni come forme di garanzia e di partecipazione al governo della città. Lo stesso
Statuto del Consiglio Comunale individua nelle Commissioni le sedi appropriate per analizzare
“metodi, procedimenti e termini dello svolgimento dei lavori: con garanzia, per il singolo o le
collettività̀ coinvolti direttamente nel procedimento, di esprimere le proprie ragioni
tempestivamente.”
Tutto quanto sopra esposto non è stato rispettato!
Venendo ora alla fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di un polo scolastico unico in
località Pilozzo (DGC n.99 del 24/11/2020 e relativi allegati), è indubbia la valenza di realizzare per
la città di Monte Porzio Catone un “polo scolastico unico”. Ma non c’è nessuno scoop, visto che già
nel 2018, con atto di Giunta Comunale, veniva approvato il progetto di fattibilità tecnica ed
economica per la realizzazione di un polo scolastico in Località Romoli, in un’area destinata per tale
finalità dal PRG. Che c’entra, oggi, l’Area Pilozzo? Si individua come nuova area per la realizzazione
del Polo Scolastico l’area Pilozzo, guarda caso, che viene ritenuta più idonea. Guarda caso, perché
si ritrova il polo scolastico nella Delibera n. 70/2020 con la proposta da parte dei privati del Piano
Integrato “Pilozzo”. Nella Delibera viene espressamente detto che il Piano “Pilozzo” “(…) soddisfa
l’interesse pubblico in quanto: andrebbe a dotare l’Amministrazione Comunale di una nuova area
sulla quale realizzare l’agognato Polo Scolastico Unico,(…). E ciò perché l’area individuata dal vigente
PRG cade su di un’area (Romoli, appunto) che per essere fruibile necessiterebbe della realizzazione
di viabilità per oltre 1.500.000,00 € e altro ancora …
Sembrerebbe fatta, quindi! L’Urbanistica contrattata (leggi “Piani Integrati”) soddisferebbe
pienamente i bisogni della comunità. Concedendo a privati (grazie ad una “piccola e innocua”
variazione al PRG) la possibilità di realizzare nuovi edifici residenziali, i cittadini potranno beneficiare
di opere e servizi. No non è così!! Proprio il Polo Scolastico Unico è a carico del Comune.
Nella nuova Delibera si dice che:
• il progetto costa complessivamente oltre 11 milioni di euro;
• da un’analisi costi-benefici, è meglio realizzarne uno nuovo anziché intervenire su quelli vecchi
(con una differenza tra le due stime di 3 milioni di euro, che non ci sembra una cifra di poco
conto);
2
• che parte delle risorse per la realizzazione sono vincolate all’esito della graduatoria presso la
Regione Lazio riguardo ai finanziamenti per l’edilizia scolastica;
• la realizzazione di un polo scolastico in Località Pilozzo interessa terreni di proprietà privata,
quindi da espropriare (…);
• che esiste in bilancio comunale un “tesoretto” di oltre 4 milioni di euro da destinare interamente
al progetto.
Peccato che nel “Piano Integrato Pilozzo” non si fa alcuna menzione riguardo all’esproprio di
terreni, anzi nella “contrattazione” con i privati si dichiara espressamente (riferendosi proprio alle
particelle interessate, ossia la 265, 264 e 266): “per i seguenti terreni se ne propone l’acquisto e la
successiva cessione a titolo gratuito all’amministrazione Comunale”.
Nella Relazione tecnica, allegato fondamentale alla Delibera stessa, si legge invece che
l’Amministrazione prevede:
• di non cofinanziare l’intervento per incapacità di risorse dovute al dissesto
finanziario;
• le successive fasi di progettazione saranno di tipo partecipato.
Diciamo come stanno le cose realmente. Il Polo scolastico in località Pilozzo, ricordiamolo
ancora, è uno dei “benefici” per la comunità, che i “benefattori” privati hanno posto sul piatto in
cambio, non dimentichiamolo mai, delle gravi deturpazioni che subirà il territorio con
l’attuazione del programma integrato. Lo specchio per le allodole, di questa amministrazione
in continua propaganda elettorale, è quello di dare un’ampia eco ai cosiddetti benefici, senza
ricordare che il prezzo da pagare è quello, altissimo, di nuovi, tanti insediamenti
residenziali, che graveranno su un territorio già saturo. La realizzazione del polo scolastico
sarà, come detto, a carico del Comune, che dovrà trovare i fondi, su un’area che viene offerta dai
privati. Con l’aggravante che non si può pensare di collocare un polo scolastico su
un’arteria di intenso traffico, a ridosso di un casello autostradale!
A questo punto molteplici sono le domande, per cui intendiamo anche avviare un sondaggio pubblico
on line e un incontro via streaming con ospiti tra cittadini, esperti e figure di diversa appartenenza
politica per assicurare ampio rispetto tra le varie opinioni.
Per quanto concerne invece l’inosservanza degli articoli del TUEL e dello Statuto del Consiglio
Comunale, il Gruppo di minoranza RdBC ha presentato formale segnalazione al Presidente del
Consiglio Comunale stesso. Nella comunicazione si esprime che “… anche la minoranza consiliare
venga messa in condizione di conoscere in anticipo i contenuti di argomenti di particolare rilevanza
per il territorio e per la popolazione rispetto ai relativi deliberati di Giunta”.
Urbanistica Partecipata Monte Porzio Catone: Associazione “Ripartiamo dai Beni Comuni”, Associazione
“Punto&Basta”, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle

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