I Mille si rivoltano…
I Mille di Garibaldi percorsero l’Italia per liberarla dallo straniero, lasciando dietro di loro primule, mammole e pansé; i quasi mille al Parlamento, invece, dietro di loro solo rovi, spine e nulla più. Da elegante stivale, l’Italia l’hanno ridotta ad un insignificante mocassino. Non servono i grandi economi per sistemare i conti, ma basta il conto di una semplice casalinga a rimetterli in ordine. Per cominciare, l’amata casalinga, taglierebbe i loro ricchi stipendi, le ricche pensioni, gli immensi privilegi, abolirebbe i già collaudati nepotismi esistenti dal Medioevo e i fannulloni, lasciando spazio alla meritocrazia, che è lì che boccheggia in attesa che qualcuno dei “quasi mille” si accorga di essa; così si eviterebbero gli aumenti sulle impegnative mediche, sull’Iva e mille altre cose inutili da pagare, si renderebbero felici i pensionati, i commercianti, gli artigiani, gli agricoltori e tutto il popolo italiano da Enna a Cantù. Queste sono alcune delle mille cose che ad una ad una si potrebbero fare senza toccare il popolo, che è mille volte stanco di vedere la decadenza in tutti i luoghi. E, mentre il Parlamento si arricchiva sempre di più, le nostre tasche, con la velocità della luce si svuotavano sempre di più, continuando senza vergogna, come si è visto con l’ultimo scandalo, che ha irritato la sensibilità del tricolore: è quel “pasticciaccio brutto della Pisana” di cui in questi giorni si parla tanto: dei consiglieri fidati che continuavano ad arricchirsi senza vergogna e senza coscienza che… “fiamma del ciel sulle tue trecce piova“…
Mi domandavo: noi poveri diavoli riusciremo a farci risarcire i danni fino all’ultimo centesimo, ed avere un vivere migliore meritato per la tanta pazienza avuta? Per evitare che gli italiani, già con gli occhi iniettati di sangue, non commettano spropositi, vorrei dare un consiglio: coraggio consiglieri! Riempite le tasche a tutti gli italiani ad uno ad uno senza dimenticar nessuno, potremmo pazientemente dimenticare il passato. Chissà cosa direbbero i Mille di Garibaldi!!! Alzerebbero un polverone rivoltandosi nella tomba… rimonterebbero a cavallo, ripercorrerebbero il nostro bel Paese e con la velocità di un fulmine si precipiterebbero verso il Parlamento dei “quasi mille”, e a colpi di frusta li caccerebbero dalle loro privilegiate postazioni. Così, improvvisamente, l’Italia ritornerebbe uno stivale tirato a lucido, il popolo alzerebbe il calice e brinderebbe alla sua bellezza, alla sua giovinezza e ai suoi 150 anni.
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