“I Mietitori” di Pieter Bruegel il Vecchio
Una calda giornata d’estate. Campo di spighe dorate sotto un cielo limpido. Alcuni contadini stanno mietendo il grano. Le donne sono occupate nella raccolta e nel trasporto delle fascine. Un uomo si fa strada tra il muro di spighe: ha una brocca in mano e il passo stanco. Presto raggiungerà i suoi compagni che riposano e mangiano all’ombra di un pero.
“I Mietitori”, dipinto da Pieter Bruegel il Vecchio, è un quadro del 1565. Fa parte di un ideale ciclo di sei dipinti (ma solo cinque di questi sono sopravvissuti) rappresentante le stagioni. Nel contesto di questa serie, “I Mietitori” rappresenta, probabilmente, il mese di agosto e settembre.
Bruegel opta per una visione bucolica, realistica. La scelta di prendere le distanze dalle rappresentazioni simboliche e fantastiche di Hieronymous Bosch, caposaldo dell’arte fiamminga, è coraggiosa quanto necessaria: Bruegel non ha la stessa forza immaginifica di Bosch. E’ un pittore che dipinge il popolo, le persone comuni, concentrandosi sulla loro vita e la loro routine. Senza dimenticare però l’attenzione maniacale per lo sfondo pittorico, per il piccolo particolare tipico degli “interni” fiamminghi: le foglie e il tronco del pero con i frutti che pendono dai rami; le case dai tetti di paglia nella vallata; più in lontananza il mare, con le navi al largo e la città sulla costa; la chiesa dal tetto turchese che fa capolino dietro i rami dell’albero.
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