“I medici, monaci coraggiosi”
“I medici, monaci coraggiosi” e l’apprezzamento del mondo scientifico, culturale e politico
L’intervista su “I medici autentici monaci coraggiosi” pubblicata su questo giornale nei giorni scorsi ha suscitato un ampio consenso tra i lettori. In particolare, illustri medici cattedratici e altre personalità hanno espresso il proprapprezzamento al prof Guido Brunetti per il suo contributo alla comprensione di un fenomeno angoscioso e ancora avvolto nel mistero.
Ai complimenti del professor Tonino Cantelmi, medico e docente di psichiatria nell’Università La Sapienza di Roma, si sono aggiunti altri consensi, come quelli del professor Giulio Maira, neurochirurgo di fama mondiale all’Università Cattolica di Roma. “Ho letto la sua bellissima intervista, nella quale- scrive Maira- sono messi in evidenza gli elementi caratterizzanti della nostra professione, come l’umanità, il sacrificio e la dedizione agli altri”. In un successivo messaggio, il celebre neuro scienziato ha comunicato a Brunetti di aver inviato ai suoi studenti universitari in medicina l’intervista, la quale è stata “molto apprezzata”. Anche l’ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, ha sottolineato che si tratta di un contributo in cui si possono trovare “elementi di saggezza, così rari in altre letture”. Una psicologa ha colto nelle parole dell’intervista l’intima, la silenziosa sofferenza dei medici e di tutti coloro che sono in prima linea per salvare le nostre vite; mentre un’altra lettrice, Silvia Sambiase, HR Administrator, ha rilevato in questo contributo “l’ aura mistica” che avvolge l’opera dei medici, “depositari della dignità di chi si affida, inerte, alle loro cure e in loro spera, con una silente preghiera che solo i medici sanno ascoltare”. Infine, un giovane avvocato : “Bellissima intervista”.
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