I CANTI E GLI INNI CHE HANNO ACCOMPAGNATO 150 ANNI DELLA STORIA D’ITALIA
Si è tenuta domenica, 20 novembre, dalle ore 17.00, presso Palazzo Annibaldeschi in Monte Compatri, la conferenza “1795-1945. I Canti e gli Inni che hanno accompagnato 150 anni della Storia d’Italia.” La storia europea e della musica: Inni e Canti dal Risorgimento e oltre. Le tre bandiere: Repubblica Cispadana (1796-1797), Regno di Sardegna (1861-1946) e Repubblica Italiana (1946). Alla fine del ‘700 nasce il concetto di Inno Nazionale che rappresenta l’Unità di un Popolo intorno alla bandiera. Il primo Inno è God Save the king (inglese), poi la Marsigliese (francese), Gott erahlte franz, den kaiser (tedesco), Gemma di Vergy (italiano). La Francia ha visto la Rivoluzione francese, la Repubblica e Napoleone; in Italia Napoleone comportò l’Inno all’albero delle libertà (messo un albero nelle piazze italiane, Monte Compatri ne aveva uno non distante da Palazzo Annibaldeschi dove c’era una piazza davanti alla seconda entrata del Duomo), l’Inno della Repubblica napoletana, il Canto dei sanfedisti, “Partirò, partirò “; mentre la Restaurazione (Congresso di Vienna), Viva Fernando il re, Canto degli esuli piemontesi, Marcia reale con prima bandiera Regno di Sardegna (1831-1946) – per quanto riguarda l’Opera lirica e storia d’Italia: Suoni la tromba (Bellini), “Va, pensiero” (Verdi)-, Inno al re (Emanato lo Statuto Albertino – Morchia Costituzionale in vigore per 100 anni- e adottata la bandiera del Tricolore), Inno per la costituzione della guardia civica di Firenze e La Leopolda, IL CANTO DEGLI ITALIANI (Mameli 1847), attuale Inno d’Italia, ma anche altri Inni come l’Inno degli studenti, Inni ai morti per la patria, O giovani ardenti, La partenza del volontario, La bandiera tricolore, Radetzky marsch (celebra la riconquista di Milano dall’Austria), Inno pontificio, La bella Gigogin, Varda Gyulai, Inno a Garibaldi, Camicia Rossa. Proclamato il Regno d’Italia (1861), si hanno Addio mio bene addio, Flik flok (i Bersaglieri della breccia di Porta Pia), Ballo excelsior, Inno a Oberdan, Addio Lugano bella. Con il ‘900, L’ internazionale, Il commiato, A Tripoli, La campana di San Giusto, Sul Cappello, La tradotta, Ta-Pum, It’s a long way to tipperary (inglese), La leggenda del Piave (La vittoria mutilata), L’ Inno a Roma (esaltazione di Roma), Giovinezza (con la diffusione delle radio economiche iniziarono a circolare tra tutta la popolazione), Fischia il sasso, Soldatini di ferro, Faccetta nera, Inno dei sommergibilisti, Lilì Marleen, Fischia il vento, Bella ciao. Nel 1946 l’Inno d’Italia, con la proclamazione della Repubblica, diventa IL CANTO DEGLI ITALIANI di Goffredo Mameli su musica di M. Novaro del 1847.
Foto: le tre bandiere indicanti la Repubblica Cispadana, il Regno di Sardegna e la Repubblica d’Italia.
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