Hikikomori: quando la stanza è un rifugio sicuro
27 maggio 2021
L’isolamento come rifiuto della pressione da realizzazione sociale. Un
evento on-line, il 31 maggio alle ore 18.00, per approfondire e capire
come affrontare un fenomeno sociale che coinvolge soprattutto i
giovani e che in Italia è in costante aumento.
“Stare in disparte” è il significato letterario del termine hikikomori e si riferisce alle
persone, soprattutto giovani, che hanno deciso volutamente di ritirarsi dalla vita sociale
e relazionale per lunghi periodi (da alcuni
mesi a diversi anni), richiudendosi nella
propria casa e, nei casi più gravi, nella
propria camera da letto, rifiutando così
qualsiasi contatto diretto con il mondo
esterno e, spesso, anche con i propri
genitori.
Alla base di questo disagio c’è un rifiuto
delle pressioni da realizzazione sociale
che si vivono principalmente nelle società
economicamente sviluppate.
Capire le cause alla base di questo disagio e i possibili aiuti a cui ricorrere per agevolare il
reinserimento dei ragazzi nella società, saranno alla base dell’incontro on-line del 31
maggio alle ore 18.00 promosso dal Coordinamento Donne della Mutua sanitaria
Cesare Pozzo, in collaborazione con l’Associazione Hikikomori Italia e sostenuto dalla
Fondazione Cesare Pozzo per la mutualità.
L’evento si avvarrà della partecipazione della dottoressa Chiara Illiano, psicologa-psicoterapeuta,
coordinatrice Area Psicologica dell’Associazione Hikikomori Italia per il
Lazio, della testimonianza di un genitore di un hikikomori che racconterà in prima
persona il fenomeno e le ripercussioni sociali e sarà moderato dalla dottoressa Romelia
Bauso, psicologa-psicoterapeuta.
“L’hikikomori è una scelta di vita – afferma la dottoressa Chiara Illiano – Certamente la
chiusura rispetto ad ogni relazione con il mondo esterno presuppone l’esistenza di un
disagio ma è importante dire che nell’isolamento molti ragazzi non vivono in uno stato di
inerzia ma, al contrario, producono e coltivano le loro passioni. Il nostro compito primario è
quello di ristabilire un corretto sistema di comunicazione all’interno della famiglia, e
successivamente della società, invitando il genitore ad evitare ogni tipo di pressione
sul figlio ma anzi, ad entrare nel suo mondo per scoprire delle caratteristiche
importanti”.Ufficio Comunicazione
comunicazione@mutuacesarepozzo.it
Ad essere più colpiti da questo fenomeno sono soprattutto gli adolescenti tra i 15 e i 20
anni, principalmente maschi (tra il 70% e il 90%), per un totale di circa 100 mila casi.
“Abbiamo scelto di affrontare e approfondire questa problematica perché, come mutua
sanitaria, siamo vicini alle esigenze di tutti e in particolare di chi sta affrontando un
momento di difficoltà – afferma Carlotta Federica Lissi, coordinatrice del
Coordinamento Donne della Mutua sanitaria Cesare Pozzo – L’hikikomori è un
fenomeno sociale molto attuale che coinvolge soprattutto i giovani, così importanti e
centrali per la Mutua sanitaria Cesare Pozzo”.
Per accedere all’incontro, occorre utilizzare le seguenti credenziali:
https://zoom.us/j/99317796831
ID riunione: 993 1779 6831
Il Coordinamento Donne della Mutua sanitaria Cesare Pozzo nasce nel 2017 con
l’obiettivo di avere una maggiore presenza di donne, quali socie attive, all’interno della
Società nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo. Ciò, con l’intento dichiarato non solo
di ascoltarne le opinioni e consigli, ma di allargarne progressivamente la partecipazione
alla gestione della Società nel suo complesso, rendendole protagoniste. Il Coordinamento
Donne viene così costituito quale organo endosocietario, con lo scopo di promuovere i
valori di solidarietà e mutualità propri della Mutua sanitaria Cesare Pozzo, oltre ad
aumentare la presenza femminile all’interno della stessa.
Mutua sanitaria Cesare Pozzo
Con circa 130.000 Soci, per un totale di 350.000 assistiti, la Società nazionale di Mutuo
Soccorso Cesare Pozzo si impegna a garantire da oltre 140 anni il benessere di lavoratori,
famiglie e imprese. Tutti i piani sanitari sono studiati per venire incontro alle diverse
esigenze dettate dall’età, dal nucleo familiare e dalla professione.
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