Grottaferrata ricorda il Rev.mo Padre Isidoro Croce
Un incontro nella Sala Conferenze della Biblioteca dell’Abbazia in occasione del 50° anniversario della scomparsa
Si concludono con una convegno ed una Divina Liturgia in suffragio le celebrazioni in occasione del 50° anniversario della scomparsa del Rev.mo Padre Isidoro CROCE, primo Archimandrita dell’Abbazia greca di Santa Maria di Grottaferrata (Abbazia di San Nilo).
Il 16 aprile, nella suggestiva cornice della Sala Conferenze della Biblioteca Statale del Monumento Nazionale, a partire dalle 10.30 si sono alternate sei Autorità politiche e religiose sul tema “Padre Isidoro Croce: Monaco, Abate, Cittadino”, opportunità che ha permesso di tratteggiare la vita, le opere e la figura dell’Archimandrita.
L’evento rientra nelle più ampie celebrazioni promosse dall’Amministrazione Comunale, iniziate con un primo convegno lo scorso 10 marzo, giorno esatto del cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, e proseguite il 12 marzo sia con la deposizione di una corona di alloro presso la casa natale del Rev.mo Padre che con la Messa in suffragio, tenutasi presso la Parrocchia Sacro Cuore di Gesù.
Alla manifestazione dello scorso sabato hanno partecipato non solo numerosi Cittadini ma anche personaggi importanti di rilievo della cultura locale. Presenti tra il pubblico il Vice Sindaco, Francesca Maria PASSINI, e il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Grottaferrata, Luogotenente Nicola FERRANTE.
A introdurre il tema dell’incontro, moderato dal Presidente della Corale Polifonica, Dott. Piergiorgio CHERUBINI, è stato l’Egumeno e Padre Abate Michel VAN PARYS, O.S.B, che nella prolusione ha voluto ringraziare l’Amministrazione Comunale e in particolare il Sindaco per le iniziative dedicate al Rev.mo Padre, di cui ha sottolineato molteplici pregi, tra cui la forte ed al contempo umile personalità.
Il Sindaco di Grottaferrata, Dott. Giampiero FONTANA, dopo aver a sua volta ringraziato l’Abate, ha dedicato un sentito e lungo intervento ad Isidoro CROCE, evidenziandone tanto la levatura religiosa quanto l’abnegazione profusa nella tutela di Grottaferrata e della sua Cittadinanza durante i difficili anni del Secondo Conflitto Mondiale.
Il Sindaco ha poi letto il discorso tenuto da CROCE ai suoi Concittadini il 1° gennaio del 1938, in occasione della solenne promulgazione della Costituzione Apostolica del 26 settembre 1937, con la quale il Sommo Pontefice Pio XI aveva elevato il Cenobio di Santa Maria di Grottaferrata, ponendolo sotto la diretta ed esclusiva giurisdizione papale: «Dilettissimi concittadini, la offerta che mi avete voluto fare della croce d’oro pettorale e la vostra manifestazione augurale plebiscitaria, riepilogano tutto l’affetto che, in questi giorni specialmente, come sempre, avete dimostrato alla Badia. Ed io, abituato a considerare non la mia persona, ma la Casa che mi è madre, confesso che ne godo e vi ringrazio di gran cuore. Ringrazio le Autorità religiose e civili della cittadina natia; ringrazio voi tutti, popolo di questa bellissima nostra terra natale. Vi terrò presenti, dal primo all’ultimo, nella mia mente, nel mio petto, come una collana simboleggiata da quella che avete voluto donarmi».
FONTANA ha inoltre ricordato la strada intitolata al primo Archimandrita, notando come essa, quasi simbolicamente, sostenga il fianco del Vallone sul quale si affaccia l’Abbazia, ed ha così tratteggiato il Rev.mo Padre: «La sua stessa persona è stata un autorevole elemento di riferimento, capace di comunicare sentimenti di attenzione e di serena amicizia ad artisti, uomini di cultura, politici, amministratori e semplici cittadini con storie, tra loro, anche molto diverse. Ciò non ha impedito al nostro Isidoro, quando è stato necessario, di insorgere con decisione e di avanzare ferme proteste presso le autorità politiche del tempo».
Quella che è emerge è una figura che è stata in grado di intraprendere importanti iniziative, come i numerosi interventi di restauro per riportare il complesso abbaziale agli antichi splendori (sacrestia e spalti della cinta muraria inclusi) ed il potenziamento della tipografia greca, dove è stato eseguito il magistrale restauro del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci.
Sono stati rievocate figure egemoni della cultura che trovarono in CROCE un amico e un punto di riferimento, come Oliver STRUNK, il più illustre studioso americano di storia della musica del XX secolo, e Giuseppe RONDINI, il pittore africanista che fu proprio l’autore di un dipinto dedicatorio del popolo grottaferratese al suo amato Abate.
Infine, il Sindaco FONTANA ha menzionato gli importanti riconoscimenti tributati a Padre Isidoro, in particolare la Croce d’Oro Pro Benemerenti, conferita da Papa Pio XII per il lungo ed eccezionale servizio alla Chiesa cattolica, la Cittadinanza Onoraria di Rossano Calabro, città natale del Santo patrono di Grottaferrata, e la rarissima onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica.
Al Sindaco ha fatto seguito la testimonianza di Padre Emiliano FABBRICATORE, il quale ha dato rilievo all’impegno del Rev.mo Padre, che conobbe personalmente, nella cura dell’ampia comunità in cui furono presenti nel corso del tempo decine di sacerdoti, monaci, novizi e seminaristi.
Suggestivo e familiare è stato il ricordo di Padre Antonio COSTANZA, che ha rimarcato il grande senso di responsabilità di Isidoro CROCE, capace di prendere decisioni difficili in un’epoca segnata da gravi contrasti, ma anche la sua rara misericordia e umanità.
E non meno toccanti sono stati gli aneddoti di Mons. Orlando RAGGI, che conobbe Isidoro CROCE quando era bambino. Durante la guerra, l’Esarca intraprese concrete azioni per riuscire a sfamare gli abitanti di Grottaferrata, mentre negli anni successivi divenne un vero e proprio punto di riferimento, umano e spirituale, per il Monsignore.
Diversa ma non meno appassionante è stata la trattazione dell’Arch. Luciano VERGATI, uno spaccato della vita criptense durante la Seconda Guerra Mondiale. L’intervento ha preso in esame i tanti provvedimenti attuati da Isidoro CROCE a favore della Collettività, dalla creazione di un ricovero d’emergenza all’interno dell’Abbazia per prestare soccorso ai numerosi feriti dei bombardamenti, ad azioni coraggiose e risolute come il tentativo di disinnescare, con il supporto di soldati specializzati, un ordigno inesploso all’interno della tipografia greca, azione poi andata a buon fine.
Nella sala è stata inoltre allestita una mostra fotodocumentale a cura di Sergio PETRUCCI e dell’associazione Grottaferrata Vera, una raccolta unica di fotografie e stampe antiche dedicate alle opere di ristrutturazione della Chiesa di Santa Maria e alle celebrazioni tributate a CROCE nel corso del dopoguerra. E proprio PETRUCCI, invitato a salutare il pubblico, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno permesso la realizzazione della mostra, dall’Amministrazione comunale ai Padri dell’Abbazia, senza dimenticare il personale della biblioteca, le persone che per problemi di tempo non è stato possibile menzionare e soprattutto la Dott.ssa Paola MICOCCI, responsabile dell’Archivio del Monastero Esarchico di S. Maria, ed i familiari di Isidoro CROCE, presenti in sala.
L’Amministrazione comunale ha infine offerto un buffet a tutti i presenti, per ricordare che celebrazioni di questo tipo non sono soltanto rievocazioni ma anche momenti di incontro e coesione sociale per l’intera Cittadinanza, occasioni capaci di unire tutti, fedeli e laici, grazie alla condivisa e imprescindibile memoria storica.
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