Grottaferrata, Mercato Contadino
Grottaferrata, Mercato Contadino: Sindaco, in pieno delirio di onnipotenza, tocca l’apice della mistificazione. Incommentabile il “resto”…
I clamori provocati dalla decisione di spostare il Mercato Contadino, hanno rotto ogni residuo freno inibitorio del Sindaco Andreotti il quale, in uno sprezzante comunicato, nei giorni scorsi ha sciorinato una sequela di pseudo-argomentazioni nel penoso tentativo di ribaltare i fatti e giustificare l’assurda decisione culminata nella Delibera di Giunta n. 44 del 4/3/2021.
Il comunicato è stato preceduto da una querela, sporta da Andreotti per un commento nei suoi riguardi correlato alla vicenda del mercato, pubblicato su un noto e seguitissimo Gruppo Facebook locale i cui amministratori si sono trovati nella spiacevole situazione di essere ascoltati dalle Forze dell’Ordine.
La sistematica mistificazione della realtà da parte di Andreotti, oltre all’ostentazione sui Social del frontespizio della querela, confermano il livello di guardia cui è arrivata la tracotante gestione politico-amministrativa di Grottaferrata, sempre più in balia degli isterismi del Sindaco.
Grottesco leggere che “il Servizio continuerà in un’area più adeguata” e che il “nuovo” mercato dei “prodotti a km zero” sarà svolto a favore di quelle “aree della Città dove non ci sono più attività commerciali, mancano mercati rionali o dove le stesse sono state sostitute nel tempo dai supermercati”.
L’approssimazione ed il malcelato fastidio con cui Andreotti, sin dall’insediamento ha trattato la questione del Mercato Contadino (introdotto nell’ottobre 2015 dalla Giunta Fontana), è confermata, tra le altre, dall’affermazione secondo cui la Convenzione regolatrice dei rapporti tra il Comune ed il gestore del Mercato Contadino sarebbe scaduta da due anni.
Ben altri i fatti. La concessione del Servizio è scaduta il 12/10/2017 e, da allora, il mercato domenicale ha continuato (inspiegabilmente) a svolgersi in regime di proroga (formalizzata, in ritardo, con Delibera di Giunta n. 59 dell’1/12/2017 “per il tempo strettamente necessario a predisporre un nuovo bando di gara per il nuovo affidamento del Servizio”).
Tre anni e mezzo di prolungamento del Servizio, oltre i primi due previsti dall’originaria Convenzione, in assoluta difformità con le prescrizioni del Codice degli Appalti e senza che, nel frattempo, si predisponesse alcun bando di gara per il nuovo affidamento.
Andreotti sostiene che “nessuno d’altra parte potrà mai arrogarsi diritti di esclusiva sempiterna su un territorio” (a parte lui, ovviamente), soggiungendo che “anche raccogliendo un milione di firme non sarà possibile né sarebbe giusto reiterare i privilegi a suo tempo concessi da passate amministrazioni del Comune di Grottaferrata”.
Quali sarebbero i “privilegi” concessi in passato? Ma si rende conto di quello che dice? Ha mai letto gli Atti propedeutici all’avvio del Mercato Contadino? Nel 2015 è stata svolta una regolare procedura ad evidenza pubblica (bando di gara), a cui ha partecipato soltanto l’Associazione Consorzio Agroalimentare di filiera corta e dei mercati agricoli (attuale gestore), nonostante i manifesti di avviso affissi in Città ed i ripetuti inviti rivolti agli imprenditori agricoli e vitivinicoli di Grottaferrata.
L’assegnazione della gestione in concessione biennale del mercato, previa verifica del possesso dei requisiti di legge (chiaramente elencati e dettagliati nel Regolamento approvato dal Consiglio comunale nel 2015), è stata svolta nel pieno rispetto della normativa. Tuttavia Andreotti, applicando la più triste disinformatia, allude, schernisce e, infine, spara l’affondo velenoso: lui (e solo lui), intemerato paladino della giustizia giusta (…), impedirà il reiterarsi di qualsivoglia privilegio.
Paradossalmente, volendo cercare il pelo nell’uovo (mica tanto), chi ha permesso l’ininterrotto svolgimento del Mercato Contadino per cinque anni e mezzo, è proprio la Giunta finto-civica andreottiana che si è “dimenticata” di emanare il bando di gara, lasciando la gestione del Servizio in stato di infinita (ed illegittima) proroga.
Sfiorano pertanto il ridicolo le ulteriori dichiarazioni di Andreotti secondo cui “l’attuale gestore, il quale ovviamente sa benissimo che la sua concessione è scaduta e non è prorogabile o rinnovabile, pretende forse una impossibile posizione dominante?“. Certamente il gestore del Servizio sapeva che la concessione era scaduta, e proprio per questo, sin dal 13/11/2017 (atto prot. n. 40522), aveva formalizzato al Comune la disponibilità a proseguire il Mercato Contadino alle stesse condizioni del primo biennio e sino all’espletamento del nuovo bando di gara. Ma questo il Sindaco, come tante altre cose, non lo dice…Dovrebbe chiarie lui perché è stata consentita una proroga di tre anni e mezzo senza svolgere alcun bando di gara, contrariamente alle previsioni della Delibera di Giunta n. 59/2017. E insieme al Sindaco dovrebbero fornire pubblici chiarimenti l’ex Assessore al Commercio Di Bernardo (in carica sino al giugno 2018) e quello attuale, il Presidente della Commissione Attività Produttive, i Consiglieri di maggioranza e minoranza, considerato che, per anni, a nessuno è sostanzialmente importato nulla della proroga ininterrotta e del bando di gara non svolto.
Soltanto il 3/8/2020, in seguito ad una Mozione della Consigliera Pavani protocollata il 25/2/2020, la questione del Mercato Contadino è stata discussa in Consiglio comunale. L’atto impegnava la Giunta a svolgere il bando di gara entro 10 giorni ma, incomprensibilmente, la Pavani ha acconsentito (sic…) all’eliminazione dei contenuti di rilievo della Mozione, inclusa la richiesta di eseguire il bando in un tempo prestabilito. È bene che i Cittadini sappiano: la maggioranza finto-civica prima ha chiesto il ritiro della Mozione, poiché c’era il parere contrario degli uffici per una sedicente (e mai vista…) “Proposta di Delibera” sul Mercato Contadino. Poi, grazie al puntuale “soccorso rosso” pro-Andreotti proveniente dal solito gruppo consiliare (di minoranza?) devoto a Santa Rita, la Mozione si è trasformata in una supercazzola, ed il bando di gara è sparito… Inoltre, il Sindaco dovrebbe spiegare perché, anziché rinnovare la gara per la concessione del mercato, ha autorizzato un Mercato Agricolo “parallelo” (ops, evento “sapori e profumi di stagione”…), svolto il giovedì mattina in Piazzale San Nilo, tra novembre 2020 e gennaio 2021.
Riguardo, infine, alle ulteriori affermazioni di Andreotti che riferisce il diniego dell’attuale gestore a svolgere il mercato di giovedì o, ancora, solleva dubbi sulla reale presenza di produttori agricoli tra gli attuali espositori, va ricordato che il Sindaco, l’ex Assessore al Commercio Di Bernardo e l’attuale Assessore Santilli, hanno mai attivato il Comitato di Gestione previsto dal Regolamento del 2015, organo a supporto del Comune per le indispensabili attività di controllo e monitoraggio sulle corrette modalità esecutive del Mercato Contadino e sul rispetto delle altre norme di legge, incluse quelle relative agli aspetti igienico-sanitari, alla tipologia e qualità dei prodotti, alla provenienza degli espositori, ai prezzi praticati (ed esposti) e quant’altro. Comitato che avrebbe dovuto essere composto da persone e da appartenenti ad associazioni locali nominate proprio dal Sindaco, costituito dallo stesso Sindaco (o suo delegato), dal Dirigente del Servizio Attività Produttive (o suo delegato) e da due Rappresentanti dei Produttori Agricoli.
Balza agli occhi, nonostante il truce tentativo di manipolare la realtà (“Scuola delle Frattocchie” docet), quanto siano strumentali e prive di fondamento le ricostruzioni propalate dal Sindaco. Ed è quanto mai evidente come la “clac” pro-Sindaco, scatenatasi anche sui Social contro il Mercato Contadino, sia figlia, innanzitutto, dell’ignoranza, nel senso della non conoscenza dell’argomento, degli atti amministrativi, delle norme di legge e di tutto il resto. Se fosse stato costituito il Comitato di Gestione, inserendovi Rappresentanti dell’Associazione Commercianti e dei Produttori Agricoli grottaferratesi (anche e soprattutto quelli vitivinicoli…), l’Amministrazione avrebbe avuto tutte le possibilità per verificare eventuali difformità nell’attuazione del Regolamento istitutivo del Mercato Contadino, ed intervenire se dovuto. Oggi taluni soggetti (anche pseudo-politici) plaudono alle scelte di Andreotti, senza conoscere (o fingendo di non conoscere) l’esatta natura dei fatti, financo erigendosi a difensori del decoro urbano (doppio sic…). Soggetti che, probabilmente, soffrono di miopia o strabismo cronici: l’ingresso alla Città, nell’area di Piazza De Gasperi e dintorni, presenta ben altre “situazioni” di degrado (Immobile comunale “Il Cavallino”, sito soprastante Via dell’Artigianato, ecc.) o altre “fattispecie” perlomeno discutibili. Ciononostante, l’avvilente coro pro-andreottiano (fortunatamente circoscritto) si guarda bene dal parlarne o dal prendere posizione in merito…
Ultima annotazione: dopo che l’argomento è divenuto di dominio pubblico, una frotta di ex Amministratori, Consiglieri comunali (inclusa la Presidente del Consiglio “di lotta e di governo”), esponenti del radicalismo chic nostrano ed altro ancora, si è recata a Piazza De Gasperi domenica 11 aprile scorso, “portando solidarietà ed esprimendo vicinanza agli operatori del mercato” (…). Così come alcuni esponenti (o sedicenti tali) di partiti politici hanno alzato gli scudi a difesa del Mercato Contadino, lamentandone la soppressione e proponendo (tardive, quanto inutili) soluzioni.
Quegli stessi ex Amministratori, Consiglieri comunali, radical chic ed esponenti politici che, sinora, non avevano speso una parola o attivato concrete iniziative a sostegno dell’evento istituito nel 2005 dalla vituperata Giunta Fontana. Ma tant’è…
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