Grottaferrata. La storia infinita della statua di Padre Pio.
Il prossimo 19 dicembre saranno tre anni che alcuni Cittadini di Grottaferrata attendono di sapere se, come, dove e quando sarà possibile collocare una statua di Padre Pio, a cui sono devoti.
Incredibile, ma vero. Il 19 dicembre 2017, al numero di protocollo 45240 del Comune di Grottaferrata, veniva acquisita una richiesta di autorizzazione per collocare una statua del frate cappuccino nella zona di Viale San Nilo (Largo Vandoeuvre), in prossimità della Basilica di Santa Maria di Grottaferrata (Abbazia di San Nilo).
Il 5 luglio 2018 (protocollo n. 25976), gli stessi Cittadini inviano ulteriore istanza all’attenzione del Sindaco, con la quale fornivano il nominativo, il numero di iscrizione all’Albo dei Geometri ed i recapiti del progettista e direttore dei lavori per la posa in opera della statua, eleggendo domicilio, per le comunicazioni di rito, presso lo stesso professionista. L’istanza era corredata da dettagliata ed asseverata Relazione Tecnica del professionista incaricato, in cui venivano illustrati gli aspetti di rilievo dell’intervento e le specifiche tecniche, corredati da render fotografico e n. 2 tavole illustrative.
Con lettera dell’11 ottobre 2018 (protocollo n. 38200/6/3), a firma del Sindaco e del Dirigente dell’Area Tecnica, l’Amministrazione riscontrava l’istanza del 5 luglio, dichiarando che:
- l’area individuata per l’eventuale posa in opera della statua ricadeva nell’ambito del vincolo monumentale dell’Abbazia di San Nilo e, pertanto, qualsivoglia modificazione richiedeva il preventivo parere ex art. 21 del D.Lgs. n. 42/2004 da parte della preposta Soprintendenza;
- il materiale proposto per la realizzazione della statua (vetroresina colorata) non risultava compatibile con quello comunemente utilizzato per statue già presenti ed installate sul territorio comunale (generalmente marmo o metallo).
Il Comune pertanto, pur ritenendo l’iniziativa degna di attenzione, comunicava che la richiesta, come formulata, non poteva essere accolta, ferma restando la facoltà di riproporre ulteriore istanza che prevedesse l’uso di altro materiale per la realizzazione della statua ed una diversa collocazione.
I Cittadini devoti a Padre Pio, preso atto di quanto dichiarato dal Comune ed allo scopo di riproporre nuova istanza in linea con le indicazioni fornite dall’Ente, hanno avuto numerosi incontri con il Sindaco, con l’Assessore ai Lavori Pubblici e con alcuni dipendenti degli Uffici comunali, finalizzati a condividere le modalità e le procedure idonee allo scopo.
In tali incontri, sostanzialmente, i Cittadini venivano informati della possibilità di collocare la statua del Beato all’interno dell’area del Parco Patmos, ultimati i lavori di ristrutturazione all’epoca ancora in corso.
Tuttavia, alle parole non seguivano fatti concreti. Nel frattempo, i Cittadini interessati costituivano il Comitato “Padre Pio da Pietrelcina – Grottaferrata”, dandone comunicazione all’Amministrazione comunale con lettera del 14 maggio 2020, protocollo n. 17441, con la quale fornivano al Comune anche il relativo verbale di assemblea e lo Statuto del Comitato. Contestualmente, veniva rinnovata richiesta di un incontro con il Sindaco (o con altra persona appositamente delegata) per definire le modalità organizzative e di dettaglio dell’auspicata posa in opera della statua, chiedendo nel contempo:
- la concessione del patrocinio gratuito all’iniziativa;
- l’indicazione precisa del luogo ove porre in opera la statua;
- il rilascio delle autorizzazioni previste e l’indicazione di ogni ulteriore adempimento del caso;
- l’autorizzazione ad istituire e svolgere dei “punti di raccolta” delle donazioni volontarie per realizzare l’iniziativa (con esenzione del pagamento della COSAP, viste le finalità), previa specifica e preventiva comunicazione agli Uffici comunali preposti di giorno/luogo/orari;
- la concessione di un contributo economico, pari ad almeno 1000,00 euro, a parziale copertura delle spese necessarie a realizzare l’iniziativa, attesa la necessità di utilizzare altro materiale come indicato dal Dirigente del Settore Tecnico, rispetto a quello inizialmente preventivato.
Il 10 settembre 2020 (protocollo n. 34242), il Comitato ha rinnovato la richiesta di incontro col Sindaco o altra persona delegata, poiché nessuna risposta era pervenuta sulle richieste del 14 maggio 2020, e dato che nel frattempo il Parco Patmos era tornato fruibile alla cittadinanza essendo stato utilizzato come sede di eventi durante il “Settembre Grottaferratese”.
Dopo reiterati solleciti verbali, contatti telefonici, appuntamenti non risolutivi o disattesi, un Consigliere comunale di maggioranza, grazie anche ai “buoni uffici” della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, si era messo in contatto col Comitato per definire le modalità organizzative e di dettaglio della posa in opera della statua. Ciononostante, e trascorsi oramai più di due mesi dal 10 settembre (e quasi tre anni dall’avvio dei contatti col Comune), nessuna soluzione concreta ha preso forma e l’Amministrazione resta silente, sul piano formale, rispetto alle richieste del Comitato.
In attesa di “spegnere” la terza candelina dall’inizio dell’incredibile (dis)avventura, i Cittadini componenti il Comitato “Padre Pio da Pietrelcina – Grottaferrata”, la cui determinazione a porre in sito una statua del frate cappuccino non sarà certo frenata dal clima di incertezza e dall’infinta attesa di una risposta scritta da parte del Comune, rinnovano pubblicamente all’Amministrazione comunale le domande avanzate lo scorso 10 settembre, chiedendo in particolare al Sindaco di chiarire se sarà dato il patrocinio all’iniziativa e se verrà concesso un contributo economico a parziale copertura delle spese. Ciò, ricordando che i costi preventivati dal Comitato, sostenibili con contributi volontari di coloro che avessero aderito all’iniziativa, sono purtroppo incrementati (e di molto) a causa dell’obbligo di reperire una statua raffigurante Padre Pio che non sia in vetroresina, bensì in marmo o metallo come indicato dal Dirigente comunale del Settore Tecnico nell’ottobre 2018.
A quando la definizione dell’interminabile querelle?
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